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- Sneakers basse scarpe air max 90 su Trova Prezzi. Due to the lowest prices but with the best quality scarpe air max 90 High Quality. More Order, More Discounts. 7/24 Online Service Siria, è un falso il video dei bambini sotto il fuoco dei cecchini. Girato a Malta da troupe norvegese - Repubblica.it STOCCOLMA - Come si sospettava, è un falso il video che da lunedì scorso e per l'intera settimana ha catalizzato lo sguardo della Rete, attonito e ammirato davanti al coraggio e all'astuzia con cui un bambino salva la sorellina, imprigionata dietro un'auto dal tiro dei cecchini. Oltre sei milioni di visualizzazioni per quel filmato, caricato da sedicenti attivisti siriani su Twitter e sul canale YouTube Shaam News Network. Ma non si tratta di una diretta e straordinaria testimonianza di come il conflitto siriano, costato ad oggi oltre 195mila morti in quasi quattro anni, strappi i giovanissimi alla loro innocenza per esporli a prove inimmaginabili. Perché quel video ha un cast, una sceneggiatura e una regia. Ma l'intenzione con cui è stato girato non è la truffa.Come rivela la Bbc, il video è stato realizzato da un troupe cinematografica norvegese agli ordini del regista Lars Klevberg. La location non è la Siria ma l'isola di Malta. "Lo abbiamo girato a maggio di quest'anno su un set impiegato per altri film famosi come Troy e Il Gladiatore", ha raccontato il regista alla tv britannica. I protagonisti, tutti attori professionisti. Anche l'eroe, quel bambino che entra in campo da sinistra, muovendo verso la bambina intrappolata al centro della scena dietro la carcassa di un'auto bruciata, l'unica protezione dai proiettili. Il bambino vuole raggiungerla ma una raffica lo sfiora, sollevando una nuvoletta di polvere. Lui crolla sulle ginocchia, quindi piomba a faccia in giù e resta immobile al suolo. Tutti, gli sniper come il pubblico dietro il computer, lo credono morto. Pochi istanti e il ragazzo si alza in piedi e prende per mano la sorellina, che dopo una certa ritrosìa a lasciare il suo rifugio lo segue allo scoperto e con lui raggiunge la salvezza. Ma non sono bambini siriani: "Il bambino e la bambina sono due attori professionisti maltesi. Le voci in sottofondo sono quelle di rifugiati siriani che vivono a Malta", ha spiegato ancora Klevberg.Il regista, 34 anni, ha dichiarato alla Bbc che era sua intenzione sollevare un dibattito sui bambini nelle zone di guerra. "Se puoi fare un film e fingere che i fatti siano veri, allora le persone lo condividono e reagiscono con speranza". Il film è stato finanziato dall'istituto del film norvegese (NFI). Secondo la Bbc, nella richiesta di finanziamento i produttori non hanno mai nascosto di voler diffondere il video su internet senza precisare che si sarebbe trattato di un falso..
Emilia-Romagna, l'ex capogruppo Pd indagato per peculato: "Giornalisti sono servi della gleba, una casta" - Repubblica.it BOLOGNA - "Quelle teste di m... che sono qua sotto, che sono i servi della gleba di un'altra casta molto più potente della nostra, ma loro non lo sanno, sono pagati in nero, 8 euro a pezzo...darebbero via le chiappe pur di firmare perchè pensano giustamente ad una prospettiva di carriera, sono giovani...e li strumentalizzano. Loro non capiscono". Così parlava dei giornalisti l'ex capogruppo Pd in Regione Emilia-Romagna Marco Monari a settembre 2012: la trascrizione delle frasi, registrate dall'ex grillino Andrea Defranceschi all'insaputa dei colleghi, è nelle carte dell'inchiesta sui rimborsi dei gruppi della Procura di Bologna, che ha notificato 42 avvisi di fine indagine.Le scuse di Monari. In serata, Monari diffonde una nota di scuse: "Chiedo scusa ai giornalisti per le frasi infelici a loro riferite: si è trattato di parole inqualificabilmente carpite in un contesto informale. Era un periodo di fortissima pressione emotiva; sono concetti che non penso, né ho mai pensato, della categoria e dei professionisti con cui ho vissuto in rapporto per tanti mesi e per tanti anni. Chiedo scusa e mi dispiace". Quelle parole durante un incontro tra i capigruppo. Era un incontro informale tra capigruppo nella sede della Regione, da qualche giorno erano cominciate le indagini. Monari si sarebbe dimesso dal ruolo un anno dopo, quando uscirono le prime notizie su cene e trasferte in alberghi e ristoranti di lusso. Nel 2012 diceva: "Io non sono Beppe Grillo, non ho un microfono o un palco, non le riesco a dire queste cose...Non sono neanche Berlusconi, perchè se fossi Berlusconi con 5 reti andrei tutte le sere in tv a dire che quelli della carta stampata sono delle teste di c...". Nei rendiconti, diceva ai colleghi in un altro passaggio "c'è tutto, cioè quello che vogliono i giornalisti, il panino con la mortadella".Monari si sarebbe dimesso dal ruolo un anno più tardi, in seguito a notizie su alcune sue trasferte e cene di lusso a rimborso. Anche lui ha da poco ricevuto l'avviso di fine indagine per peculato e gli sono contestate spese per 940mila euro, di cui oltre la metà per le consulenze del gruppo che presiedeva. L'audio si riferisce ad un paio di sedute al termine delle quali i capigruppo continuavano a dialogare informalmente e commentavano le indagini: "L'incrocio dei dati, i rendiconti, sono le nostre mutande, è chiaro?", diceva Monari, non sapendo di essere registrato. Ancora: "Quando loro hanno i rendiconti dei gruppi, questo lo dobbiamo sapere... quando ce li ha uno che capisce di quella roba lì, ha tutto". Pareva preoccupato: "Noi alla Corte dei Conti gli stiamo dando non le chiavi di casa, ma la casa". "Il fatto - proseguiva - è che nei rendiconti c'è tutto. Se uno ha fatto la seconda magistrale e mette due fogli contro il vetro vede gli incroci. Dobbiamo saperlo. Poi vedremo in futuro, porteremo le mutande in lavanderia". In altri frangenti sembra riferirsi ad altri consiglieri: "Questi oltre a non fare nulla e a non capire nulla spendono anche un sacco di soldi". Il singolo spiegava "fa quello che vuole, però quello che poi fai per te, considerando lo stipendio che prendi, te lo puoi anche pagare di tasca tua, non importa che rompi i c... e mi aggiungi anche le pezze d'appoggio che continuo a pagare io". In questo caso "la voce recitante (chi paga, ndr) sono gli emiliani, i padani, gli italiani...". Come capogruppo "uno dovrebbe pagare solo cene dimostrate con le polaroid, per capire se sono istituzionali o c...ate. Altrimenti il magistrato ti inchioda. Io non posso sapere cosa fanno 25 consiglieri dalla mattina alla sera in giro per l'Emiia-Romagna, soprattutto non lo voglio sapere. Non so quanti Nanni ci sono qua dentro", concludeva riferendosi a Paolo Nanni, consigliere Idv della precedente legislatura che ha patteggiato una condanna per peculato. scarpe air max 90 , Kate Middleton dopo il parto indossa un abito Jenny Packham, il sito del brand รจ preso d'assalto! scarpe air max 90,Una scarpa al giorno: infradito etnico di Cosmo Paris
- silver wing/purple/platinum scarpe air max 90, Aggressione contro i tifosi di sinistra dell'Ardita: arrestati nove estremisti di destra - Repubblica.it Sono finiti in manette nove giovani estremisti di destra, tra i 18 e i 32 anni tutti della provincia di Viterbo, per aver aggredito ieri con spranghe e bastoni i tifosi di sinistra dell'Asd Ardita Roma sugli spalti del campo di Magliano Romano, in provincia di Roma. L'operazione è stata condotta dai militari delle compagnie di Civita Castellana e di Bracciano. Le targhe di due auto su cui sono scappati e dove sono stati trovati bastoni, passamontagna, taglierini, caschi e guanti, sono state notate da un carabiniere libero dal servizio che le ha comunicate ai militari della compagnia di Bracciano.E' stata una mattinata di violenza, quella di domenica, di matrice neofascista stando agli arresti, sui campi di terza categoria. Sei tifosi dell'Asd Ardita, la formazione di calcio popolare fondata tre anni fa da un gruppo di ragazzi del quartiere San Paolo sono finiti all'ospedale, dopo un'aggressione subita da un gruppo di 40 persone, secondo i testimoni anche 70 tutti vicini agli ambienti di estrema destra, che hanno fatto irruzione sul terreno di gioco del Magliano Romano poco dopo le 11, con il volto coperto e armati di manici di piccone e spranghe.L'aggressione - a quanto riferiscono dei testimoni - è avvenuta alla mezz'ora del primo tempo. I giovani tifosi dell'Asd Ardita, tutti di sinistra ma che per scelta non hanno mai manifestato la propria fede politica sui campi di calcio né sugli spalti, stavano facendo il tifo insieme ai sostenitori della squadra di casa, quando in tribuna è piombata la squadra di giovani di destra, che ha iniziato a picchiare senza un motivo apparente né rivendicazioni di sorta. Dopo il raid, nelle province di Roma e Viterbo sono iniziate subito le ricerche delle auto. In tarda serata una pattuglia della compagnia di Civita Castellana ha fermato le due vetture con a bordo 9 giovani, tra i 18 e i 32 anni residenti in vari comuni della provincia di Viterbo. Dovranno rispondere di lesioni gravissime e ora si trovano agli arresti domiciliari. Le vittime sono state medicate in ospedale e dimesse con prognosi che vanno dai 10 e i 40 giorni. scarpe air max 90 Italia-Croazia 1-1, Perisic impedisce la fuga agli azzurri - Repubblica.it MILANO – La Croazia resta tabù per l'Italia che continua a non batterla dal '42. Costringe Conte al primo mezzo passo falso sulla panchina della nazionale e impedisce agli azzurri di andare in fuga nel proprio girone di qualificazione agli Europei. L'1-1 rimescola le carte visto che con la vittoria in Azerbaigian la Norvegia si è rifatta sotto, tornando a un solo punto dalla vetta.UN PUNTO CHE STA STRETTO ALLA CROAZIA - Il punto alla fine va comunque accettato di buon grado vista l'ottima partita della formazione di Kovac che, alla fine, avrebbe meritato anche qualcosa di più, sia per quando fatto vedere sotto il profilo del gioco che sul piano delle mere occasioni create. Conte può recriminare solo per le tante fondamentali assenze. Ha capito di non poter riuscire a ottenere un risultato migliore e, in corso d'opera, ha fatto di necessità virtù varando per la prima volta la difesa a quattro proprio per arginare meglio i tanti affondi, sempre più temibili, della Croazia.BENE CANDREVA, DELUDE BUFFON - L'Italia stavolta ha deluso sul piano del gioco. Senza Pirlo e Verratti è mancata sul piano del fosforo adattandosi a una prova esclusivamente di corsa e ripartenza che, considerate le non ottimali condizioni atletiche di alcuni giocatori, è riuscita solo ad intermittenza. Bene Candreva, sicuramente tra i più dinamici e propositivi, lodevole El Shaarawy che quando è entrato ha dato agli azzurri la scossa necessaria per tirarsi fuori dall'assedio sempre più insistente degli avversari. Ha deluso Buffon, incappato in una serata storta, ma non hanno brillato neppure De Rossi, Marchisio e l'esordiente Soriano, spesso messi in mezzo dai più talentuosi Rakitic, Perisic, Brozovic e Kovacic bravi, con l'aiuto degli stantuffi Srna e Pranijc a guadagnarsi la costante superiorità numerica in mediana.ITALIA RIMANEGGIATA - Costretto a rinunciare contemporaneamente a Bonucci, squalificato, e agli infortunati Astori e Ogbonna, Conte si è visto costretto a modificare la difesa chiedendo a Darmian il sacrificio di fare il centrale e a Ranocchia quello di recitare il ruolo di libero. A centrocampo, poi, vista l'assenza di Pirlo, Verratti e Florenzi, ha riproposto De Rossi in cabina di regia con Candreva interno e De Sciglio e Pasqual sulle fasce. Kovac ha risposto rispolverando l'undici tipo con Perisic e Olic preferiti a Kovacic e Kramaric nel duttile 4-2-3-1 di base.Italia-Croazia, il film della partita CANDREVA GELA LA CROAZIA - L'Italia si è fatta sorprendere dalla partenza forte dei rivali e ha rischiato di andare sotto sulle conclusioni di Rakitic, Mandzukic, Vida e Modric. Salvatasi in qualche modo, la squadra azzurra è stata brava a replicare passando al primo affondo (11'): Zaza ha lavorato un bel pallone al limite e ha smarcato ai 22 mt Candreva che con una rasoiata a fil di palo ha bucato Subasic.PAPERA DI BUFFON, PERISIC RINGRAZIA - La Croazia non s'è abbattuta e dopo appena 4' ha pareggiato, con la complicità di Buffon: il portiere azzurro si è fatto sorprendere da un tiro forte ma centrale di Perisic dalla sinistra che gli è passato sotto al corpo. I contemporanei infortuni di Modric e Pasqual hanno costretto i due tecnici a ridisegnare le squadre prima della mezz'ora: Kovac ha deciso di abbassare Rakitic spedendo l'interista Kovacic a fare il trequartista mentre Conte ha fatto entrare Soriano mettendo Candreva a destra e dirottando De Sciglio sulla corsia opposta.RANOCCHIA SALVA LA PORTA AZZURRA - L'Italia ha continuato a faticare a fare gioco e ha rischiato di andare sotto prima dell'intervallo: su una nuova incertezza di Buffon, che pressato da Mandzukic ha respinto corto un cross dalla sinistra di Perisic, Ranocchia è stato bravo a farsi trovare al posto giusto, sventando sulla linea un colpo di testa di Olic a porta vuota.CONTE VARA IL 4-4-1-1 - Nella ripresa una conclusione da fuori di Zaza, che ha impegnato a terra Subasic, ha illuso i 65mila del Meazza che per mezz'ora, invece, hanno visto gli azzurri rinchiudersi nella propria trequarti, schiacciati dalle manovre avvolgenti della Croazia. Conte ha varato il 4-4-1-1 inserendo El Shaarawy, abbassando De Sciglio e mettendo Marchisio a sostegno di Zaza e l'Italia, se non altro, si è difesa meglio.EL SHAARAWY RIANIMA L'ITALIA - La Croazia ha impensierito Buffon solo con Kovacic e Rakitic poi, per fortuna, si è fatta coinvolgere dal lancio di fumogeni dei propri sostenitori che hanno costretto l'arbitro Kuipers al 76' a interrompere per un quarto d'ora la partita e mandare tutti negli spogliatoi. Al rientro l'Italia ha avuto più coraggio e solo l'attenta prova di Vida e Corluka hanno impedito a El Shaarawy di diventare protagonista con quattro conclusioni da fuori che avrebbero meritato maggior fortuna. Nel finale la Croazia si è risvegliata e ha di nuovo fatto correre un brivido a Buffon con un diagonale dal limite di Perisic che ha lambito il palo.TIFOSI CROATI PROTAGONISTI NEGATIVI - A margine della gara non si può non rimarcare il pessimo comportamento di alcuni tifosi croati che hanno rischiato di far perdere a tavolino la propria nazionale. Già protagonisti negativi nel pomeriggio per le vie di Milano, hanno dato un pessimo spettacolo anche sulle tribune prima fischiando l'inno di Mameli (fischi, per la verità, ricambiati anche da alcuni tifosi italiani al momento dell'inno croato) e poi con un doppio, pericoloso lancio di fumogeni, sia in campo (dopo il gol di Perisic e al 75') che sugli spalti. C'è voluto un pizzico di buon senso e il pronto intervento delle forze dell'ordine per far riprendere la partita. Ma a questo punto il rischio che la Uefa sanzioni la Croazia condannandola a giocare almeno una gara a porte chiuse è davvero alto. DICIASSETTE ARRESTI. Dopo la partita, alcuni tifosi croati sono stati bloccati dalla polizia nei pressi dello stadio Meazza, per aver lanciato fumogeni e altri oggetti alle forze dell'ordine, che hanno successivamente deciso per l'arresto di diciassette persone.Italia-Croazia, gara sospesa per lancio fumogeni dei tifosi croati ITALIA-CROAZIA 1-1 (1-1)Italia (3-5-2): Buffon 5, Darmian 5, Ranocchia 6, Chiellini 6, De Sciglio 5.5, Candreva 7, De Rossi 5.5, Marchisio 5.5, Pasqual 5 (28′ pt Soriano 5), Zaza 6 (18′ st Pellè 6), Immobile 6 (7′ st El Shaarawy 6.5) (12 Sirigu, 22 Perin, 4 Moretti, 5 Rugani, 18 Parolo, 15 Bonaventura, 19 Bertolacci, 11 Cerci, 10 Giovinco). All.: Conte.Croazia (4-2-3-1): Subasic 6, Srna 6.5, Corluka 6.5, Vida 7, Pranijc 6.5, Modric 6.5 (28′ pt Kovacic 6.5), Brozovic 6.5 (38′ st Badelj sv), Perisic 7.5, Rakitic 7, Olic 6.5 (23′ st Kramaric sv), Mandzukic 6.5 (1 Vargic, 12 Kalinic, 2 Vrsaljko, 6 Lovren, 8 Halilovic, 13 Cop, 15 Jedvaj, 16 Sharbini, 22 Leovac). All.: Kovac. Arbitro: Kuipers (Ola) 7.Reti: nel pt 11′ Candreva, 15′ Perisic.Angoli: 5 a 0 per la Croazia.Ammoniti: Kovacic, Immobile, Perisic per gioco fallosoRecupero: 4′ e 3′.Spettatori: 63.122 spettatori per 976.170 euro di incasso.Note: Dopo il gol dell'1-1 la partita è ripresa con 2′ di ritardo per il lancio di fumogeni e petardi in campo da parte dei tifosi croati. Per lo stesso motivo la partita è stata sospesa al 30′ della ripresa per oltre 10′, mentre nella curva da dove provenivano i fumogeni si verificavano scontri fra polizia e tifosi croati.