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- Sneakers basse nike air max 90 prezzo - silver wing/purple/platinum. Shop Luxury Items for great deals nike air max 90 prezzo All Products Have Discounts From 50% To 70%! Alle 11,36 cade l'ultimo diaframma: pronta la seconda galleria del Frejus - Repubblica.it Il traforo del Frejus Bardonecchia. La fresa abbatte l'ultimo diaframma alle 11,36. Da questa mattina il tunnel autostradale è raddoppiato. "Ci vorranno ancora tre anni per metterlo in esercizio ma la fine dello scavo è sempre un avvenimento importante", dice Giuseppe Cerutti, presidente di Sitaf. 12,8 chilometri di galleria che, garantisce l'amministratore delegato, Gianni Luciani, "saranno a una sola corsia per senso di marcia, perché intendiamo dividere i flussi, non aumentare il traffico". In ogni caso la galleria dispone di due corsie e si tratterà di capire se in futuro quella di emergenza verrà trasformata in seconda corsia di scorrimento. Ore 11,36: cade l'ultimo diaframma del nuovo tunnel del Frejus Alla cerimonia partecipano il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino. Con il caschetto assistono al crollo dell'ultimo pezzo di roccia l'ex ministro Altero Matteoli, i parlamentari piemontesi e il sindaco No Tav di Susa Sandro Plano. Benedice la galleria il vescovo di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, che lo scorso anno non trovò nessun sacerdote della diocesi disposto a celebrare messa nel cantiere della Torino-Lione a Chiomonte e che quest'anno, in vista della prossima analoga iniziativa di dicembre, dice: "Devo guardare la mia agenda, vedremo...". #video-100779270 {position:relative;}#video-100779270 .overlay-play {position:absolute;width:100px;height:100px;left:229.0px;top:120.5px;background:transparent url('http://video.repubblica.it/common/static/player/2014/images/rrtv/player-placeholder-play.png') center center no-repeat;} Condividi Assenti i vertici della Gavio, in lite con Comune e Provincia per aver deciso di vendere le proprie quote di Sitaf all'Anas. #video-100774920 {position:relative;}#video-100774920 .overlay-play {position:absolute;width:100px;height:100px;left:229.0px;top:120.5px;background:transparent url('http://video.repubblica.it/common/static/player/2014/images/rrtv/player-placeholder-play.png') center center no-repeat;} Condividi Il paragone tra l'apertura della galleria autostradale, scavata senza reale opposizione nel corso degli anni, e la resistenza dei No Tav contro il progetto della nuova linea ferroviaria, è inevitabile. Il ministro Lupi garantisce che "entro fine anno ci sarà il nuovo promotore per realizzare la Torino Lione ", e che "sulla Tav il governo sta accelerando". Quanto ai costi Lupi ripete che "per l'Italia saranno di 2,9 miliardi se l'opera verrà finanziata al 40 per cento dall'Europa, così come abbiamo sempre detto". L'adeguamento all'inflazione "va calcolato per questa come per tutte le opere. Ma visto come sta andando la nostra economia potrebbe addirittura essere negativo". Meno certi invece i tempi di approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe. "In ogni caso - garantisce il ministro - arriveremo in tempo a febbraio per presentare insieme alla Francia il dossier necessario a ottenere il finanziamento europeo". E i dubbi sulla Torino Lione sollevati dai vertici delle ferrovie? "È bene che ognuno faccia il proprio mestiere", risponde Lupi.Secondo tunnel del Frejus: l'incontro tra operai italiani e francesi nel cuore della montagna Tutto si svolge senza intoppi. L'annunciata manifestazione No Tav, non particolarmente numerosa, si tiene a grande distanza dalla sede della Sitaf. Sintetizza con una battuta Chiamparino: "Ci sono i No Tav e i si trucks. Può capitare che qualche fiero oppositore della Tav si scopra favorevole al trasporto sui tir".Proprio i Tir sono protagonisti di un rebus che resta sullo sfondo ed è legato al loro passaggio: il raddoppio, infatti, non prevede per ora alcun contigentamento dei mezzi pesanti, che dunque potrebbero transitare senza alcun limite nel traforo stradale..
Iraq, il più colpito dal terrorismo nel mondo. Ma i jihadisti dello Stato Islamico arretrano - Repubblica.it BAGDAD - L'Iraq torna al vertice della classifica dei paesi più colpiti dal terrorismo nel mondo, secondo il Global Terrorism Index 2014, pubblicato dall'Institute for Economics and Peace. Il rapporto analizza il 2013, un anno tristemente record, con 10mila attentati, 18mila vittime e un incremento del 61% rispetto al 2012. Ben 6300 di quei morti sono stati registrati in Iraq, mentre quasi 15mila vittime sono concentrate in appena cinque paesi: con l'Iraq anche Siria, Afghanistan, Pakistan e Nigeria. Di conseguenza, i principali responsabili di gran parte degli attentati sono i jihadisti dell'Is, Al Qaeda e Boko Haram, oltre ai guerriglieri talebani.Alla recrudescenza del terrore in Iraq risponde in questi giorni la progressiva avanzata delle forze governative nel confronto contro le milizie dello Stato islamico. La televisione di Stato riporta che le forze anti-terrorismo del Battaglione Mosul sono riuscite a entrare nella più grande raffineria del Paese a Baiji, per la prima volta dopo cinque mesi di ingaggio con i jihadisti che la controllano. La notizia è confermata da un colonnello della polizia, Saleh Jaber. Se completata, la riconquista della raffineria sarebbe un risultato sintomatico della concretezza dello sforzo dell'esercito iracheno per normalizzare un paese piombato nella più grave instabilità dai tempi del rovesciamento del regime di Saddam Hussein, nel 2003.Alla tv, il comandante delle operazioni di sicurezza nella provincia, Abdel Wahab al-Sàadi, ha spiegato: "Se Dio vuole, Baiji sarà la chiave per liberare ogni regione irachena". Lo Stato islamico aveva preso il controllo della raffineria dopo aver assediato Baiji nel corso della prima avanzata in Iraq dello scorso giugno, quando i jihadisti avevano imperversato nel nord del Paese praticamente senza trovare resistenza. Da allora, l'azione dell'esercito iracheno è stata favorita dai raid aerei della coalizione guidata dagli Usa, che hanno impedito ai jihadisti di muovere verso nuove conquiste territoriali per estendere il loro auto-proclamato califfato.La controffensiva dell'esercito iracheno, in questo caso appoggiata da volontari sciiti, punta a riconquistare due città nella provincia di Diyala, a nord-est di Bagdad, come ha annunciato il generale Jamil al Shammari, capo della polizia della provincia. La prima città è Saadiya, 140 chilometri a nord-est della capitale. Secondo Shammari, le truppe hanno assunto il controllo della strada che collega tra la stessa Saadiya e Weiss dopo aver ucciso tre miliziani dello Stato Islamico e distrutto i loro veicoli. "Liberare Saadiya - ha spiegato l'ufficiale - sarà il primo passo per liberare altre città, tra cui Jalawla". Nei giorni scorsi, fonti militari hanno detto che è in preparazione un'offensiva per riprendere anche Tikrit, città natale di Saddam Hussein, alcune decine di chilometri a sud.Lo Stato Islamico nega di essere in difficoltà e usa la sua comunicazione per diffondere il credo messianico nella vittoria finale e per alimentare il terrore con i video delle decapitazioni. Ma altri progressi nella guerra allo Stato Islamico sono segnalati sul fronte siriano. L'Osservatorio dei Diritti Umani, con base in Gran Bretagna, sulla base delle informazioni fornite da fonti sul territorio, afferma che le milizie curde impegnate da oltre un mese nella difesa della città di Kobane, prossima alla frontiera con la Turchia, hanno conquistato sei edifici in cui i jihadisti avevano stoccato un imponente arsenale. Tra le armi ritrovate, lanciagranate, fucili, mitragliatrici. Secondo l'Osservatorio, nello scontro sono stati uccisi 13 jihadisti, di cui due di alto profilo.E' l'ultimo degli incoraggianti risultati ottenuti dai curdi negli ultimi giorni di combattimenti. Strategicamente molto importante, il blocco realizzato dai peshmerga la scorsa settimana lungo una strada usata dallo Stato Islamico per rifornire le sue forze. Un ufficiale curdo, Idris Nassan, contattato telefonicamente a Kobane, ha affermato che dopo "i progressi dei peshmerga a est e sudest, lo Stato Islamico adesso controlla meno del 20% di Kobane, quando il mese scorso era arrivato a controllarne il 40% e spingeva intensamente verso la conquista definitiva della città". Anche in questo caso, l'azione delle forze di terra curde sta raccogliendo i frutti dello sforzo profuso dall'aviazione occidentale. Il comando americano ha dichiarato che dallo scorso weekend sono stati portate a compimento nove missioni aeree nei pressi di Kobane, con la distruzione di sette postazioni dell'Is, quattro accampamenti e un'unità collegata al gruppo islamico. nike air max 90 prezzo , Essentia: la sneaker brasiliana firmata Havaianas nike air max 90 prezzo,Oggi vi parlo di: Mocassini in gomma Shudy
- silver wing/purple/platinum nike air max 90 prezzo, Philae si è assopito sulla cometa. L'Esa: "Ma i dati raccolti sono straordinari" - Repubblica.it Philae sulla superficie della cometa(ansa) PHILAE si è assopito. il lander che ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo una missione storica che ha permesso di raccogliere dati che potrebbero aiutare a comprendere le origini della vita sulla Terra, a corto di energia, è entrato in modalità standby, così come confermano dall'Agenzia spaziale europea (Esa). Il robot sceso sulla cometa a più di 500 milioni di chilometri dal nostro pianeta, ha smesso di trasmettere dati. "Abbiamo perso il contatto" sabato alle 00:36 GMT (01:36 ora italiana), ha dichiarato Philippe Gaudon, responsabile del progetto Rosetta al CNES a Tolosa.Secondo i calcoli del CNES, la batteria si è completamente scaricata alle 3 (ora italiana). "Ma stiamo lo stesso brindando perché questa missione è stata un successo" sottolinea ancora Gaudon. La prossima finestra di comunicazione con il robot è in programma per oggi alle 11: "Cercheremo di nuovo di entrare in contatto con la sonda, ma le possibilità di ristabilire un legame è molto, molto bassa" ha detto Ulamec Stephan, capo del lander dell'Agenzia spaziale europea (ESA) a Darmstadt (Germania). "La batteria è al di sotto del livello richiesto per il funzionamento del computer centrale", ha dichiarato Ulamec.Dopo tre giorni di lavoro, "i risultati di Philae sono straordinari", ha stimato Marc Pircher, Direttore del CNES a Tolosa. "L'80% del lavoro che doveva fare è stato fatto". Philae è riuscito a perforare la superficie della cometa anche se, al momento, non si sa ancora se è stato in grado di prendere un campione delle rocce che compongono il sottosuolo dell'asteroide. La sonda è stata inoltre impegnata in una manovra di rotazione per permettere ai pannelli solari di ricevere più luce in futuro. "Non abbiamo foto per dimostrare che ha funzionato", ha detto Philippe Gaudon.Philae, che si trova in una zona d'ombra tra le rocce, ha lavorato grazie alla batteria interna che aveva un'autonomia di circa 60 ore. Ma i pannelli solari che dovevano ricaricare la batteria secondaria, non hanno ricevuto abbastanza luce per consentire di mantenerla attiva. Nella modalità di sospensione, la sonda si potrà risvegliare la prossima estate quando la cometa si avvicinerà al sole. "Siamo fiduciosi, ma non a breve termine, perché c'è troppa poca luce per il momento", ha aggiunto Gaudon.Sceso dalla sonda europea Rosetta, il piccolo robot era atterrato mercoledì pomeriggio sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko, la prima volta nella storia dello spazio.Durante il suo breve periodo di funzionamento, il robot ha lavorato duramente. I suoi dieci strumenti sono stati tutti attivati. Obiettivo principale era la ricerca di molecole organiche che potrebbero aver giocato un ruolo nella comparsa della vita sulla Terra. Queste molecole organiche potrebbero trovarsi all'interno dei campioni raccolti a terra e che sono stati analizzati dalla sonda. Ora bisognerà esaminare i dati trasmessi per accertare la presenza o meno di queste molecole. Altri strumenti hanno "annusato" il gas sulla superficie della cometa e secondo gli scienziati il "raccolto è stato buono".La grande quantità di dati scientifici e le immagini sono state trasmesse alla "navetta madre" Rosetta e da lì inviate alla Terra. Philae ha anche studiato il magnetismo della cometa e le immagini raccolte permetteranno di analizzare le molecole complesse presenti sulla superficie. La missione "è unica e resterà unica per sempre", ha sottolineato Andrea Accomazzo, direttore di volo della missione Rosetta. nike air max 90 prezzo Milano, fermato mentre andava a fare la comparsa in tv: ha confessato il killer del camper - Repubblica.it Andrea Pobbiati(fotogramma) Si erano conosciuti un mese fa negli studi Rai in via Mecenate a Milano. Entrambi pagati per fare il pubblico, entrambi giovani e squattrinati, borderline e senza punti di riferimento, fragili e con vite familiari complicate. Andrea Pobbiati e Bryan Ernesto Soto Valladares erano diventati amici, trasformando il camper del primo, in via Fabio Massimo 43, in una tana dove passare sere a ubriacarsi e provare nuovi mix di farmaci, alcol e droghe. Lo stesso camper dove domenica mattina il salvadoregno di vent'anni ha ucciso con oltre 20 coltellate il milanese di 23 anni per il presunto furto del suo cellulare. Lo stesso camper in cui il 6 luglio scorso era morto per overdose di alcol e droga Elio Diego Alejandro Enciso Flores, peruviano di vent'anni compagno di classe di Pobbiati, stroncato da un mix di alcol, farmaci e Coca-Cola nel corso di una serata organizzata dal 'padrone di casa' per festeggiare il conseguimento del diploma."Una vicenda di grande miseria umana e culturale - ha commentato il pm Alberto Nobili durante la ricostruzione dell'omicidio - Come si può uccidere un amico per pochi spiccioli?". A questa domanda Soto Valladares ha risposto parlando di "legittima difesa" sostenendo che il primo a estrarre il coltello è stato proprio Pobbiati quando è stato accusato di aver rubato il telefonino. #video-100969155 {position:relative;}#video-100969155 .overlay-play {position:absolute;width:100px;height:100px;left:229.0px;top:120.5px;background:transparent url('http://video.repubblica.it/common/static/player/2014/images/rrtv/player-placeholder-play.png') center center no-repeat;} Condividi Bisogna partire da venerdì 14 novembre. I due amici si incontrano la mattina per comprare bottiglie di alcol a un Simply, passano la giornata assieme nel camper, si ubriacano e il sudamericano presta a Pobbiati il cellulare per scaricare delle canzoni. Attorno alle 20 va via e raggiunge con difficoltà (a causa dello stato di alterazione) la casa dello zio a Gorgonzola. Il giorno dopo smaltisce la sbornia e domenica si accorge di non aver con sé il cellulare e i 160 euro appena incassati per il lavoro mensile da comparsa in tv trovato grazie a una cooperativa legata alla Rai. A quel punto va a cercarli da Pobbiati (che in stato confusionale gli avrebbe offerto un bicchiere di sambuca alle 10.30) e nel camper scoppia la lite che attorno alle 13 finisce in omicidio. Soto Valladares ha detto agli inquirenti che "Andrea mi ha aggredito col coltello" e che lui "gli ha afferrato la mano per disarmarlo". Poi, preso dal raptus, lo ha colpito con oltre 20 coltellate fra addome e schiena con una furia tale da spezzare la lama.Il 20enne è tornato a casa, ha gettato gli abiti nell'Adda ma ha tenuto le scarpe sporche di sangue. E martedì si è presentato agli studi Rai, come da calendario, per registrare una puntata del programma Detto fatto e lì è stato arrestato dai carabinieri. A incastrarlo è stato un sms inviato venerdì da Pobbiati alla fidanzata (una sudamericana di vent'anni) in cui diceva di essere con Bryan. La ragazza ha raccontato che era un amico conosciuto a lavoro e così è emerso che il salvadoregno era l'unico del giro con quel nome. Soto Valladares era arrivato in Italia circa tre mesi fa e aveva iniziato quasi subito a fare la comparsa per la cooperativa. Ora deve rispondere di omicidio volontario (aggravato dall'abuso di alcol) e rapina: dopo l'omicidio ha portato via il cellulare alla vittima che, nonostante le accuse ricevute, pare non avesse rubato nulla.Il cadavere è stato trovato lunedì pomeriggio da un condomino dello stabile in cui era parcheggiato da anni il camper, un mezzo fatiscente dove Pobbiati viveva da circa sei mesi pagando 100 euro al mese a un cinquantenne incensurato del posto. Il condomino, che era anche amico della vittima, ha detto che domenica aveva sentito forti rumori all'interno del mezzo in corrispondenza dell'orario della morte e che non si era fermato a controllare perché aveva un appuntamento con la propria fidanzata. Il giorno dopo, però, ha sbirciato all'interno e ha trovato Andrea in una pozza di sangue rappreso.