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La storia di Ri-Maflow, da ex fabbrica iper tecnologica a modello anti liberista - Repubblica.it TREZZANO SUL NAVIGLIO - Questa è la storia del recupero di una multinazionale italiana nata nel 1973, concepita e gestita secondo modelli culturali - ormai in disuso - di un capitalismo sano, ancorato a principi, certo, del profitto, ma anche al rispetto della fabbrica come organismo vivente, un luogo di produzione ad altissima tecnologia, animato da intelligenze e competenze di uomini e donne. La società, una multinazionale a capitale italiano con 23 stabilimenti in tutto il mondo (Europa, Americhe, Asia), produceva impianti di servosterzo, tubi freno, frizione, benzina e di componenti per il condizionamento dell'aria, con commesse, di fatto permanenti, della BMW, aveva il nome di MURRAY.L'arrivo dei finanzieri spericolati. Nel 1999 viene acquistata dal gruppo Manuli Rubber che la ridenomina MANULI Automotive Components S. p. A. Nel 2004 la holding scorpora il ramo d'azienda automotive, MAFLOW S. p. A., cedendolo al fondo finanziario di private equity "Italian Lifestyle Partner" promosso da Hirsch & Co. di Mario De Benedetti, Jean François Aron e Stefano Cassina, per circa 150 milioni di euro. L'11 Maggio 2009, nonostante l'apparente stato di salute dell'azienda, che dà lavoro a circa 320 persone solo a Trezzano, il Tribunale di Milano dichiara MAFLOW in stato di insolvenza (si parla di circa 300 milioni di debito per operazioni finanziare, gestionali e amministrative per lo meno "discutibili") e la pone sotto commissariamento, con l'apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria. Appare subito chiaro che il salvataggio dell'azienda può avvenire solo attraverso l'acquisizione della stessa da parte di un'altra società.L'arrivo del polacco. Dopo circa un anno e mezzo di Amministrazione Straordinaria - in cui lo stabilimento di Trezzano perde la quasi totalità delle commesse dei propri clienti, dubbiosi sul destino dell'azienda - l'imprenditore polacco Boryszew compra MAFLOW, e il 2 Ottobre 2010 parte MAFLOW Boryszew con soli 80 dipendenti ("scelti con criteri discutibili", si legge sul sito della fabbrica) su 320 a Trezzano. Duecentoquaranta dipendenti rimangono in cassa integrazione e continuano la lotta iniziata nel 2009, questa volta per riportare in azienda le molte commesse perse nell'ultimo anno (soprattutto di BMW, 80% del fatturato) nella speranza che MAFLOW Boryszew si risollevi, cresca e possa riassumerli.Il riciclaggio della fabbrica nel riciclo dei rifiuti. All'inizio dell'Estate del 2012, dopo mesi di lotte per il rilancio di MAFLOW Boryszew e di ricerche senza successo di un nuovo lavoro, si insinua fra i cassintegrati MAFLOW S. p. A. l'idea di costituire una Cooperativa, una Società di Mutuo Soccorso, in cui il lavoro invece che cercato all'esterno, dove non c'è, venga creato dall'interno, e permetta a tutti di sostenersi. Viene individuato il settore in cui la Cooperativa debba lavorare, ecologico, quello del riciclo dei rifiuti, soprattutto tecnologici, ma non esclusivamente, e viene individuata una possibile collocazione presso il sito di Trezzano (di proprietà di Unicredit) dove è ormai chiaro che la "nuova" MAFLOW Boryszew sta morendo e dove non si prevede l'arrivo di altre aziende.I diversi tentativi di salvataggio. L'idea diventa più concreta e credibile a Settembre 2012 quando anche il centro per l'impiego AFOL Sud Milano di Corsico, che già sta supportando i cassintegrati MAFLOW S. p. A. con interventi di riqualificazione, istituisce un nuovo ulteriore intervento di formazione e di supporto per il particolare percorso imprenditoriale intrapreso da chi vuole costituirsi in Cooperativa. A fine anno, anche la Regione Lombardia prende in considerazione i cassintegrati MAFLOW, nell'ambito del proprio progetto di "Impresa Sociale come rescue-company". Intanto, a Dicembre 2012, dopo i 2 anni obbligatori "per contratto", senza avere mai attuato una strategia di rilancio dello stabilimento, dirottando le commesse riconquistate dalla lotta dei cassintegrati in altri stabilimenti del gruppo, Boryszew chiude anche l'ultimo residuo di MAFLOW a Trezzano.E oggi? Oggi - dicono i dipendenti - "Siamo diventati RiMaflow e il 1° Marzo 2013 ci siamo costituiti in Cooperativa Sociale ONLUS. 'Ri' per tutte le cose belle che vogliamo rappresentare, che cominciano così (Rinascita, Riuso, Riciclo, Riappropriazione, Rivolta (il debito), Rivoluzione e 'RiMaflow' anche per dire 'ecco di nuovo la Maflow!', 'è ancora Maflow!', pensavate fossimo finiti, invece no!. Abbiamo bisogno di un posto per la nostra Cooperativa - si legge ancora sul sito dei dipendenti - perché non darci il sito storico di MAFLOW, ora abbandonato? Il sito che dal 2010 è passato improvvisamente da 320 a 80 dipendenti, in gran parte è già da quella data in abbandono e disfacimento. Con noi, fra le altre cose, verrebbe preservato e sistemato anche a vantaggio del proprietario Unicredit. Che facciamo? Dove andiamo? Dobbiamo rinunciare all'idea di uscire dalla crisi con le nostre forze? Dobbiamo paradossalmente arrenderci al fatto che la soluzione (parziale) stia solo negli ammortizzatori sociali, che pesano su tutta la collettività (e che termineranno)?"L'idea nuova di sviluppo per sopravvivere. Il progetto RiMaflow sostiene dunque un nuovo modo d'intendere lo sviluppo e rappresenta il tentativo di rispondere a due problemi fondamentali del nostro tempo: la crisi economico-finanziaria e quella ambientale. Non a caso le parole d'ordine sono: "Reddito, Lavoro, Dignità, Autogestione". L'idea è quella di riappropriarsi del proprio lavoro attuando una riconversione ecologica della fabbrica e costruire - come si legge nel sito degli operai e dei tecnici - "una linea di produzione per la gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche obsolete. E creare una fabbrica aperta al tessuto sociale, capace di catalizzare le pratiche di riuso e riciclo e promuovere la riduzione degli impatti ambientali".Dalle linee industriali alla passata di pomodoro. Si è, tra l'altro, istaurato un rapporto positivo con i produttori locali, fornendo loro una logistica per la distribuzione dei prodotti biologici e autofinanziandosi con piccole produzioni agro-alimentari, come la "Ripassata" (cioè la passata di pomodoro) ed il "Rimoncello" (un gustoso limoncello). S'è avviato un Mercatino dell'usato e organizzato una ciclofficina, oltre a varie attività artigianali per creare opportunità di lavoro anche per altri disoccupati. Per autofinanziarsi si organizzano spettacoli ed attività culturali (musica, teatro, corsi, ecc.) con l'apertura di un bar e una piccola ristorazione per chi opera all'interno della fabbrica.La cittadella dell'Altra Economia. L'obiettivo è realizzare una "cittadella dell'altra economia" dove attività produttive ed attività sociali si incontrano per resistere alla crisi e promuovere iniziative in contro tendenza con il modello economico liberista. "Non crediamo - dicono gli ex dipendenti della Maflow - di essere un modello riproducibile in ogni contesto, il sistema produttivo è talmente peculiare e l'autogestione talmente complessa che la cosa sarebbe impossibile. Quello a cui miriamo è la diffusione di un nuovo modo di intendere la produzione. Al centro di questa concezione, si trova l'autorganizzazione dei lavoratori, il più alto livello di sostenibilità ecologica conseguibile e la partecipazione del tessuto sociale alla vita di fabbrica. Ma sta alle singole esperienze trovare le forme e i modi per far si che ciò si realizzi". nike air max 24 7 , Abi: la crisi continua, le sofferenze salgono a 177 mld - Repubblica.it MILANO - La crisi perdura e gli effetti sulle banche continuano a farsi sentire con un persistente aumento, sebbene a un ritmo più lento, delle sofferenze. A settembre, segnala il rapporto mensile Abi, le sofferenze lorde sono salite a 177 miliardi di euro dai 174 di agosto (+22% su base annua) mentre quelle nette sono passate da 79,5 a 81,4 miliardi. La situazione però ha qualche riflesso positivo, almeno per i consumatori: le misure di stimolo all'ecoomia della Bce, infatti, fanno scendere i tassi sui nuovi mutui ai livelli di 4 anni fa. Il tasso medio si è ridotto al 2,92% (2,99% il mese precedente). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,82% (il valore più basso da febbraio 2011).Tuttavia, la dinamica dei prestiti migliora, ma resta negativa. Ad ottobre, secondo il rapporto mensile dell'Abi il totale del prestiti ai residenti (compresa la P.a.) è sceso dell'1,9% rispetto al -2,2% di settembre e in "costante recupero rispetto al picco negativo del -4,5% di novembre 2013". I finanziamenti a famiglie e imprese sono calati dello 0,8%, lo stesso risultato del mese precedente. A pesare, secondo l'Abi, è l'andamento in calo degli investimenti e la debolezza del ciclo economico.In particolare diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (ad ottobre 2014: -12,7%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di oltre 66 miliardi di euro) il che, rileva l'Abi, penalizza l'erogazione dei prestiti a medio e lungo termine. Mentre i depositi aumentano - sempre a ottobre 2014 - di quasi 31,5 mld di euro rispetto all'anno precedente (su base annua, +2,6%, +3,7% a settembre 2014). L'andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra ad ottobre 2014 una diminuzione di circa 34,8 mld di euro rispetto ad un anno prima, manifestando una variazione su base annua di -2% (-0,8% a settembre), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine.Tornando alle sofferenze, l'Abi segnala che il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9,3% a settembre 2014 (7,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici (13,2% a settembre 2013; 7,1% a fine 2007), il 15,4% per le imprese (12% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il 6,7% per le famiglie consumatrici.Negli ultimi anni le sofferenze sono più che raddoppiate, sia in termini di numero di affidati che di ammontari. In dettaglio, il numero di affidati in sofferenza è passato da 593.820 nel 2008 ad oltre un milione e duecento mila a giugno 2014, mentre in termini di ammontari le sofferenze sono passate da 41 miliardi a quasi 162,5 miliardi. Se si considera la classe di grandezza fino a 125 mila euro si può riscontrare che a giugno 2014 tale classe ha visto il raggiungimento di oltre un milione di affidati, più 465 mila rispetto a fine 2008. nike air max 24 7,Marchini: "Pronto a ricandidarmi, piaccio anche a Sel, prendo voti da centrodestra e centrosinistra" - Repubblica.it Alfio Marchini ROMA. Alfio Marchini, tra gli oppositori di Marino, è di certo il più originale. Imprenditore di solidi natali e dunque ricchissimo, spesso paragonato al Ridge di Beautiful per la mascella volitiva e il bell'aspetto, s'è messo in testa di diventare sindaco di Roma. E dopo aver perso la sfida contro il chirurgo dem, non fa altro che sparargli contro nella speranza di buttarlo giù e prendere il suo posto.Ingegner Marchini lei ha puntato sul multagate, ma è andata male."Io non punto sul multagate, ma sull'incapacità del sindaco di dare risposte alla città. Il dibattito è stato surreale: Marino che dopo l'ennesima versione sulle multe fa battute sui vigili e la sua sosta vietata. Una maggioranza che sui media lo attacca e in aula si arrampica sugli specchi per difenderlo. Il Pd si sta assumendo una grave responsabilità lasciando Roma in questa palude".E cosa dovrebbe fare? Farlo cadere e candidare lei?"Io mi ricandiderò comunque. Amo Roma e non sopporto di vederla ridotta così. In campagna elettorale dissi che avrei messo la sede operativa del sindaco nelle periferie. Dissi che andava cambiato il modello di governo della città ripartendo dai quartieri. Dissi che Roma aveva bisogno di una grande manutenzione. La cronaca mi sta dando ragione".Non ha risposto alla domanda. Ma forse la risposta è nel fatto che due anni fa la sua trattativa col Pd fallì perché lei rifiutò di correre alle primarie. Se n'è pentito?"Nel 2013 raccolsi e depositai ben 4.000 firme, ma alla fine rinunciai perché capii che sarei stato la foglia di fico ad una mera conta interna tra correnti di partito. E visti i risultati sono fiero di quella scelta".Ora però si dice che lei potrebbe essere il "Papa straniero"."Solo un grande movimento civico non anti-politico e che coinvolga i cittadini può rilanciare Roma. L'idillio Renzi-Berlusconi ha abbattuto gli ultimi recinti: ora il popolo sceglie libero da finte ideologie".Quindi non correrà da solo?"Due anni fa dicevano che a Roma non c'era spazio per nulla di nuovo, eppure in pochi mesi abbiamo fatto un miracolo. Oggi sempre più romani ci chiedono di guidare la rinascita. Ma per vincere bisogna aggregare anche quei romani che un tempo votavano per il centrodestra e per il centrosinistra. A questo lavorerò senza sosta e alla luce del sole".È lo schema del governo nazionale, crede che a Roma sia riproducibile?"A maggior ragione a Roma, dopo le fallimentari esperienze Alemanno e Marino. Per questo mi fanno piacere gli apprezzamenti del capogruppo di Sel".Cosa sbaglia Marino secondo lei?"Non ha empatia con i romani ed è incapace di individuare le priorità. Che sono sicurezza, lavoro e mobilità. Di tutto questo non c'è traccia nelle politiche del sindaco".E l'emergenza immigrazione che sta facendo ribollire le periferie?"Un'altra delle priorità dimenticate. Bisognerebbe fare una operazione verità: dire realisticamente ciò che Roma può permettersi in termini di accoglienza. Un sindaco è un padre di famiglia che prima di adottare altri figli deve garantire ai suoi i servizi e diritti che gli spettano. Facendo tesoro degli errori di Parigi e Londra dove gli immigrati sono concentrati in grandi dormitori".La sua ricetta qual è?"Inserire piccoli nuclei anche in altri centri urbani della Regione. Aiutare ad esorcizzare la paura del diverso: quando si umanizzano le storie personali dei singoli, tutto è più semplice. Noi italiani siamo gente che sa ascoltare il cuore".

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Buy online nike air max 24 7, Basket, Nba: i Nuggets sbancano Cleveland, i Grizzlies non rallentano - Repubblica.it LeBron James in azione(lapresse) WASHINGTON – I Nuggets (3-7) sorprendono tutti nella notte Nba, ma sorprendono soprattutto i Cavaliers andando a vincere a Cleveland (5-4) per 106-97. Coach Brian Shaw concede solo otto minuti in campo a Danilo Gallinari, che non realizza nemmeno un punto sbagliando le due conclusioni tentate. Il 26enne azzurro cattura un rimbalzo e serve un assist. L’eroe della serata senza dubbio Ty Lawson (24 punti e 12 assist), ben supportato da Arron Afflalo (23 punti e con 4/8 da tre punti). Buon contributo sotto i tabelloni anche da parte di Timofey Mozgov a referto con 14 punti e 11 rimbalzi. Ai Cavaliers non bastano le buone prove dei ‘big three’: LeBron James (22 punti e 9 rimbalzi), Kevin Love (20 punti e 11 rimbalzi) e Kyrie Irving (20 punti e 8 assist).OK SAN ANTONIO SENZA BELI – Comoda vittoria per San Antonio (6-4) che asfalta 100-75 sul parquet amico dell’AT&T Center la derelitta Philadelphia (0-10) ancora a caccia della prima affermazione stagionale. I campioni in carica, ancora privi di Marco Belinelli fuori per un infortunio, fanno leva sull’insolito contributo offensivo di Matt Bonner, che con 18 punti è il top-scorer della partita. La squadra texana piazza in doppia cifra altri 4 giocatori: Corey Joseph (14), Aron Baynes (12), Danny Green (11) e Tim Duncan (10). Tra i Sixers il migliore è Michael Carter-Williams con 16 punti.MEMPHIS NON RALLENTA - Continua a vincere e convincere Memphis (10-1) che in casa domina Houston (9-2) con il punteggio di 119-93 nella sfida tra le due franchigie con i miglior record della Nba. I Grizzlies giocano una grande prova di squadra mettendo sette uomini in doppia cifra, con Mike Conley miglior realizzatore a quota 19. I Rockets non sono mai in partita e già dopo il primo quarto sono sotto di 16 punti sul 34-18. Emblematica della serataccia dei texani è la prova del loro leader James Harden (solo 6 punti con 1/8 al tiro).CHICAGO TRAVOLGE I CLIPPERS - Chicago sbanca Los Angeles pur senza Derrick Rose e Pau Gasol. Lo spagnolo, nel suo ritorno in casa dei Clippers, ha dovuto guardare giocare i suoi compagni di squadra a causa di un problema al polpaccio sinistro, D-Rose, invece, ha dovuto fare i conti con un guaio al tendine del ginocchio. Nonostante le assenze di peso, però, i Bulls (8-3) hanno sbancato Los Angeles per 105-89 guidati da un ottimo Noah (11 punti, 16 rimbalzi e 6 assist).I RISULTATI - Charlotte Hornets-Dallas Mavericks 80-107; Cleveland Cavaliers-Denver Nuggets 97-106; Boston Celtics-Phoenix Suns 114-118; Brooklyn Nets-Miami Heat 83-95; Detroit Pistons-Orlando Magic 93-107; Memphis Grizzlies-Houston Rockets 119-93; San Antonio Spurs-Philadelphia 76ers 100-75; Portland Trail Blazers-New Orleans Pelicans 102-93; Los Angeles Clippers-Chicago Bulls 89-105. nike air max 24 7 La ballerina da borsetta di Redfoot