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- silver wing/purple/platinum scarpe da ginnastica uomo nike - Zalando.it. Shop the Latest scarpe da ginnastica uomo nike in our store enjoy the best quality of items Lazio, Klose: "Con la Juventus niente da perdere, ma grazie ai tifosi possiamo farcela" - Repubblica.it Miro Klose (foto dell'account Instagram ufficiale della Lazio) ROMA - Non parla spesso, Miro Klose. È uno di quei giocatori che alle parole preferisce i fatti, come i gol realizzati, i record e i trofei ottenuti nella sua lunga carriera. Tra i tanti riconoscimenti, c'è anche quello come "Uomo dell'anno GQ": "A oggi ancora non ho capito perché ho ricevuto questo premio - ammette candidamente il tedesco - ed è una novità per me. Comunque è stato un onore essere lì in tv, con attori, cantanti, ballerini e altri personaggi del mondo dello sport".KLOSE: "SE GIOCHIAMO DA LAZIO POSSIAMO FARE MALE ALLA JUVE" - All'uomo immagine della Lazio nel mondo, copertine e luci dei riflettori non sono mai piaciute particolarmente. Ha sempre preferito il lavoro sul campo e fuori dal rettangolo di gioco, un suo modus vivendi che cercherà di insegnare nella prossima carriera da allenatore. E che già adesso prova a diffondere: "Mi piace confrontarmi con tutti. Se in allenamento vedo che un giocatore può migliorare, mi metto al suo fianco e gli parlo. Voglio sapere da lui perché ha fatto una scelta anziché un'altra e poi gli dico il mio punto di vista. Poi se il giorno dopo vedo che mi ha dato ascolto è un grande piacere per me. Parlo con il tecnico, con i senatori come Mauri o Ledesma e spesso anche con i giovani, perché per loro è importante avere la testa giusta: si devono allenare ogni giorno con la squadra, fare vita da professionisti, bere e mangiare bene, andare presto a letto. Come ho vissuto io, che oggi mi sento ancora bene, sono in grado di scattare e giocare. So come si vive da calciatore, insomma". Vuole continuare a vincere, pensando partita per partita. La prossima, all'Olimpico contro la Juventus, è di quelle impegnative e stimolanti proprio come piacciono a lui: "Affrontiamo una grandissima squadra, lo sappiamo tutti. Ma ci dobbiamo preparare sapendo che non abbiamo niente da perdere ed entrare in partita consapevoli che abbiamo la possibilità di vincere. Giochiamo a casa nostra, davanti ai nostri tifosi: dovremo dare il 100%". Partita difficile, ma non impossibile. E la Lazio non deve aver paura se non di se stessa: "L'unico timore è quello di non riuscire a fare in partita quel su cui lavoriamo in allenamento. Se ci riuscissimo avremmo buone possibilità di fare male alla Juve". "SENZA EUROPA POSSIAMO GIOCARCELA SEMPRE FINO ALLA FINE" - Anche sugli obiettivi a lungo termine Klose non si preclude nulla: "La nostra mentalità è di giocare partita dopo partita. Vediamo dopo la Juventus come saremo messi. Abbiamo sicuramente una squadra per arrivare un Europa, ma sarà dura e dovremo lottare fino alla fine. Una grossa mano possono darcela i tifosi. Contro la Juventus spero vengano in tanti: non posso fare promesse, ma sicuramente se fossero in 50-55 mila allora provare a prenderci la vittoria sarebbe più facile". Di certo questa Lazio, "la migliore in cui abbia mai giocato", lo entusiasma. Così come lo stile di gioco scelto da Pioli: "L'ho già detto tante volte, mi piace come lavora, come allena e come parla con i giocatori. Noi ci sentiamo veramente un gruppo e sono convinto che questa sia una caratteristica necessaria per vincere la partite, soprattutto gare toste come quella di sabato. Possiamo avere la meglio solo se ognuno di noi lavora per il compagno. Come abbiamo fatto negli incontri precedenti, quando tutti insieme abbiamo corso con intelligenza per rubare palla e mettere gli avversari sotto pressione. Questa è la Lazio che mi piace. Certo mi manca un po' l'Europa, ma allo stesso tempo è piacevole poter preparare le partite settimanalmente: questo, a differenza degli anni passati, ci permette di stare bene e avere ancora forze per cambiare il risultato negli ultimi minuti delle gare". In questa stagione Miro è andato a segno tre volte e in altre due circostanze ha propiziato le reti dei compagni: "Per me sono belle entrambe le cose, l'importante è che segni la Lazio. Abbiamo tanta qualità davanti e ora aspetto che arrivi pure qualche gol dai nostri difensori"."IL MONDIALE? ANCORA NON MI RENDO CONTO. NEUER DA PALLONE D'ORO" - Alla Lazio ha pensato anche prima della finale di Coppa del Mondo in Brasile contro l'Argentina di Biglia: "Il mio primo pensiero alla vigilia della finale è stato che dopo quei 90 minuti un giocatore sarebbe tornato qua a Roma da Campione del Mondo. Subito dopo ho pensato che quel giocatore dovevo essere io. Mi spiace per Lucas, ma per fortuna è andata proprio così". A distanza di quattro mesi l'emozione è sempre intensa: "Non mi rendo ancora conto. Dopo la partita sei così carico che non riesci a sentire niente, ma alzare quella coppa al cielo è la più bella cosa del mondo. Dopo il gol di Goetze sono andato verso Neuer, non so perché. Lui comunque è un giocatore straordinario e penso si meriti il pallone d'oro. Se parliamo di giocatori di movimento è chiaro che Messi e Ronaldo siano i migliori al mondo, ma se parliamo di portieri lui è il numero uno. In allenamento se non indossa i guanti non ci si accorge che è un portiere tanta è la sua qualità. È un professionista straordinario e sarei molto contento se vincesse". La prestazione perfetta è arrivata nella partita precedente, la semifinale vinta per 7-1 sul Brasile, dove tra l'altro è arrivato il suo ultimo gol in Nazionale: "Me li ricordo tutti, dal primo all'Albania fino a quello al Brasile. In quella gara sapevamo tutti cosa fare e, cosa importante, abbiamo portato fino alla fine rispetto all'avversario. Chapeau alla nostra squadra, che ha saputo giocare con determinazione e senza fare tunnel o tacchi, atteggiamenti che a me non piacciono". Da uno come lui c'era decisamente da aspettarselo.CASO DJORDJEVIC IN SERBIA: POSSIBILE ADDIO ALLA NAZIONALE - Dopo il Mondiale ha dato l'addio alla Germania, Klose: "Non ho rimpianti, mi piace l'idea di gustarmi le partite dalla tv. Sono molto più rilassato". Un po' meno lo è il suo compagno di reparto Djordjevic, visto che in Serbia si parla di un suo possibile addio prematuro alla Nazionale: "L'attaccante - racconta il portale ArenaSport - si è rifiutato di entrare nell'ultima gara contro la Grecia e al termine della partita ha comunicato ai membri dello staff tecnico la sua volontà di salutare una volta per tutte la Serbia". Una decisione che - se venisse confermata - sarebbe scaturita dal "mal di pancia" accumulato da Djordjevic nelle ultime uscite della sua Nazionale, in cui gli è sempre stato preferito Danko Lazovic. È successo anche contro la Danimarca, nel match di qualificazione per gli Europei, quando il centravanti della Lazio è rimasto in tutta la gara in panchina. E pure nell'amichevole contro la Grecia è toccato a Mitrovic guidare l'attacco serbo. Il ruolo di terza scelta, insomma, non gli piace più di tanto. A maggior ragione adesso che sta vivendo con ottimi risultati il suo primo anno in un campionato difficile come la serie A: da qui l'inaspettata decisione..

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Basket, Cinciarini: ''Reggio Emila isola felice. Dateci fiducia, noi italiani sappiamo vincere'' - Repubblica.it Andrea Cinciarini Andrea Cinciarini, playmaker e capitano di Reggio Emilia, capolista della serie A con Sassari e Venezia. Dietro una squadra che vince c'è sempre un segreto, il vostro qual è?"Un segreto vero e proprio non c'è. Questa è una squadra costruita con giocatori che hanno fame, voglia di migliorarsi e arrivare lontano. La società ha costruito un bel gruppo. Ci sono gli italiani, quasi tutti giovani, che hanno voglia di far vedere di valere la serie A, penso a Mussini, Della Valle ma anche agli stessi Polonara e Cervi. E poi c'è gente esperta che ha vinto tanto, parlo di Kaukenas, Lavrinovic e Diener".Bilancio: 5 vittorie e una sola sconfitta (di un punto in casa con Cremona), tutto giocando praticamente senza 3/5 del quintetto."La forza di questo gruppo è stata propria questa, quella di andare oltre nonostante le mille difficoltà capitate ad inizio stagione. Rinunciare a Diener, Silins e Darius Lavrinovic, e ci metto anche Pini, non è stato facile. Se siamo in vetta è perché anche nei momenti di difficoltà, penso all'ultima partita giocata ad Avellino quando nel terzo quarto ci siamo trovati sotto un paio di volte di sei punti, non molliamo mai e continuiamo a giocare la nostra pallacanestro".Belli e vincenti, proprio nessun difetto?"Non riusciamo ancora ad ammazzare le partite. E' capitato già qualche volta di sciupare vantaggi importanti in pochi minuti e permettere così all'avversario di rientrare. Su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo però margini di miglioramento veramente grandi perché tra un po' torneranno tre giocatori importantissimi. Diener è stato l'mvp dell'ultimo campionato, Lavrinovic ha una carriera che parla da sola e Silins è il nostro miglior difensore, un giocatore che ci dà equilibrio su tutti i lati del campo".Non teme che il rientro di questi tre big possa rompere gli equilibri che si sono creati?"Bisognerà stare attenti e fargli trovare il ritmo nel più breve tempo possibile. E' vero che giochiamo da due mesi senza, ma non credo ci saranno problemi. Si tratta comunque di tre giocatori molto forti, intelligenti, con grande esperienza". #video-100858585 {position:relative;}#video-100858585 .overlay-play {position:absolute;width:100px;height:100px;left:229.0px;top:120.5px;background:transparent url('http://video.repubblica.it/common/static/player/2014/images/rrtv/player-placeholder-play.png') center center no-repeat;} Condividi Il mercato è stato un segnale chiaro delle ambizioni di Reggio Emilia."Tre anni fa, quando mi è stata prospettata questa possibilità, non ho esitato un attimo a firmare anche se si trattava di una neopromossa e io arrivavo da un'altra realtà importante come Cantù e giocavo l'Eurolega. Sapevo che qui c'era un progetto importante, ambizioso, che se all'inizio avremmo lottato per la salvezza poi l'asticella si sarebbe alzata. Ed è stato così. La squadra è stata costruita davvero bene, è un giusto mix di giovani ambiziosi e stranieri che hanno già vinto e sanno come vincere e giocare determinate partite. Sta a noi lavorare duro in allenamento per migliorarci sempre di più. Abbiamo tanti obiettivi in testa".Reggio Emilia sta vivendo uno dei momenti più alti della sua storia. Come si convive con questo entusiasmo?"L'entusiasmo è una cosa positiva, è trascinante, un punto in più a favore per un gruppo giovane come il nostro. Ora non dobbiamo pensare di essere la squadra più forte del campionato, per fare una grande stagione bisogna rimanere con i piedi per terra, restare umili, affrontare ogni avversario con lo stesso spirito. Se vogliamo restare in alto non dobbiamo cambiare atteggiamento, guai a smarrire l'umiltà, sarebbe un errore imperdonabile".Restare in alto significa lottare per cosa?"Per qualcosa di importante. La vittoria dell'Eurochallenge la scorsa stagione è stata bellissima, ma non voglio sia l'unica qui a Reggio. E' servita a ribadirmi che la scelta fatta è stata quella giusta. Vogliamo restare tra le prime quattro e provare ad arrivare in fondo in campionato e coppa Italia. E non molliamo l'Eurocup, anche se la classifica non è certo la migliore. La pressione non deve farci paura, sappiamo che siamo una squadra forte, che siamo lunghi e che questo può fare la differenza soprattutto nei play off. Non so dove arriveremo, so dove vogliamo arrivare. Abbiamo tutto per fare bene".Reggio Emilia è un isola felice per i giocatori italiani."Qui c'è progettualità, quello che anche a causa del momento di crisi che vive il paese manca in altri club. Difficile programmare quando non c'è stabilità economica. A Reggio si è investito sugli italiani, Cervi e Mussini vengono dal settore giovanile, Silins è cresciuto qui, è arrivato Polonara, a Della Valle è stato fatto un quinquennale, io sono qui da tre anni. Spesso la parola progetto viene usata con superficialità, qui invece il progetto esiste e va avanti. Credo che ai giocatori italiani vada data maggiore fiducia perché possono essere protagonisti se messi nelle giuste condizioni. Prendo ad esempio Mussini, è stato bravo a ritagliarsi il suo spazio ma ha trovato anche una società che ha puntato su di lui e un allenatore come Menetti che lo ha tenuto in campo anche dopo un tiro sbagliato o un pallone perso". #video-100858583 {position:relative;}#video-100858583 .overlay-play {position:absolute;width:100px;height:100px;left:229.0px;top:120.5px;background:transparent url('http://video.repubblica.it/common/static/player/2014/images/rrtv/player-placeholder-play.png') center center no-repeat;} Condividi Restiamo su Mussini, che giocatore è?"Federico ha un talento smisurato e nonostante i 18 anni gioca con la maturità e la faccia tosta di un veterano. E' un ragazzo che sa ascoltare e spero possa pian piano ripercorrere tutte le tappe che hanno fatto i grandissimi di questo sport. In questo momento se devo trovargli un punto debole è il fisico, ma a 18 anni ha tutto quello che non si insegna, vale a dire testa, talento, maturità e lo stare al posto giusto nel momento giusto. Può diventare un giocatore che sposta gli equilibri e fare una grande carriera".Il campionato sta confermando i pronostici della vigilia."Sei giornate sono poche per dare giudizi definitivi. E' chiaro che in questo momento le vittorie in trasferta sono molto importanti. Chi doveva essere davanti è davanti. Venezia ha giocatori abituati a vincere ed è allenata da un super come Recalcati, Sassari ha tantissimo talento, Milano ha fatto qualche passo falso ma verrà fuori. E' un campionato molto bello, tante squadre possono dire la loro per il vertice".La prossima per la nazionale sarà l'estate dell'Europeo con vista sulle Olimpiadi."La speranza è di arrivare a giocarci l'Europeo senza infortunati, con gli 'americani', con Hackett e il gruppo storico. Al completo non siamo inferiori a nessuno e una squadra lunga può fare la differenza. Siamo nel pieno della maturità tecnica, vogliamo giocare un grande Europeo e provare ad arrivare ai Giochi di Rio. E' un sogno che dobbiamo avere tutti, dobbiamo volerlo, niente è impossibile". scarpe da ginnastica uomo nike , Le sneakers targate Dior: in o out? scarpe da ginnastica uomo nike,Philae si è assopito sulla cometa. L'Esa: "Ma i dati raccolti sono straordinari" - Repubblica.it Philae sulla superficie della cometa(ansa) PHILAE si è assopito. il lander che ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo una missione storica che ha permesso di raccogliere dati che potrebbero aiutare a comprendere le origini della vita sulla Terra, a corto di energia, è entrato in modalità standby, così come confermano dall'Agenzia spaziale europea (Esa). Il robot sceso sulla cometa a più di 500 milioni di chilometri dal nostro pianeta, ha smesso di trasmettere dati. "Abbiamo perso il contatto" sabato alle 00:36 GMT (01:36 ora italiana), ha dichiarato Philippe Gaudon, responsabile del progetto Rosetta al CNES a Tolosa.Secondo i calcoli del CNES, la batteria si è completamente scaricata alle 3 (ora italiana). "Ma stiamo lo stesso brindando perché questa missione è stata un successo" sottolinea ancora Gaudon. La prossima finestra di comunicazione con il robot è in programma per oggi alle 11: "Cercheremo di nuovo di entrare in contatto con la sonda, ma le possibilità di ristabilire un legame è molto, molto bassa" ha detto Ulamec Stephan, capo del lander dell'Agenzia spaziale europea (ESA) a Darmstadt (Germania). "La batteria è al di sotto del livello richiesto per il funzionamento del computer centrale", ha dichiarato Ulamec.Dopo tre giorni di lavoro, "i risultati di Philae sono straordinari", ha stimato Marc Pircher, Direttore del CNES a Tolosa. "L'80% del lavoro che doveva fare è stato fatto". Philae è riuscito a perforare la superficie della cometa anche se, al momento, non si sa ancora se è stato in grado di prendere un campione delle rocce che compongono il sottosuolo dell'asteroide. La sonda è stata inoltre impegnata in una manovra di rotazione per permettere ai pannelli solari di ricevere più luce in futuro. "Non abbiamo foto per dimostrare che ha funzionato", ha detto Philippe Gaudon.Philae, che si trova in una zona d'ombra tra le rocce, ha lavorato grazie alla batteria interna che aveva un'autonomia di circa 60 ore. Ma i pannelli solari che dovevano ricaricare la batteria secondaria, non hanno ricevuto abbastanza luce per consentire di mantenerla attiva. Nella modalità di sospensione, la sonda si potrà risvegliare la prossima estate quando la cometa si avvicinerà al sole. "Siamo fiduciosi, ma non a breve termine, perché c'è troppa poca luce per il momento", ha aggiunto Gaudon.Sceso dalla sonda europea Rosetta, il piccolo robot era atterrato mercoledì pomeriggio sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko, la prima volta nella storia dello spazio.Durante il suo breve periodo di funzionamento, il robot ha lavorato duramente. I suoi dieci strumenti sono stati tutti attivati. Obiettivo principale era la ricerca di molecole organiche che potrebbero aver giocato un ruolo nella comparsa della vita sulla Terra. Queste molecole organiche potrebbero trovarsi all'interno dei campioni raccolti a terra e che sono stati analizzati dalla sonda. Ora bisognerà esaminare i dati trasmessi per accertare la presenza o meno di queste molecole. Altri strumenti hanno "annusato" il gas sulla superficie della cometa e secondo gli scienziati il "raccolto è stato buono".La grande quantità di dati scientifici e le immagini sono state trasmesse alla "navetta madre" Rosetta e da lì inviate alla Terra. Philae ha anche studiato il magnetismo della cometa e le immagini raccolte permetteranno di analizzare le molecole complesse presenti sulla superficie. La missione "è unica e resterà unica per sempre", ha sottolineato Andrea Accomazzo, direttore di volo della missione Rosetta.

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- Zalando.it scarpe da ginnastica uomo nike, Sedicenne scomparsa a Pisa, il corpo senza vita trovato nell'Arno - Repubblica.it E' riaffiorato stamani martedì 18 novembrenell'Arno, a Pisa, il cadavere di Martina, lastudentessa di 16 anni scomparsa nove giorni fa dalla sua casadi Calcinaia, Pontedera. Il corpo è stato recuperato poco dopo le 12.30 dai sommozzatori dei vigili del fuoco all'altezza della località Tre Buche, a pochi chilometri da Marina di Pisa. A lanciare l'allarme il proprietario di una barca. Sul posto anche i carabinieri.Si concludono così, tragicamente, le ricerche di investigatori, volontari della protezione civile, pompierie amici della giovane che lo scorso 9 novembre ha scavalcato il cancello di casa ed èsparita, lasciando in camera soldi, giacca, e portandosi via solo il cellulare. Poco prima di andarsene, Martina aveva scritto un messaggio su Facebook: «C’è tempo fino a stasera e basta. No, questa cosa ha un senso, non ho bevuto né niente. E comunque domani si vedranno le differenze». L'allontanamento da casa fu ripreso dalle immagini delle videocamere di sorveglianza dell'abitazione. Sulle cause della morte si attendono responsi certi dall'autopsia, fissata per domani. Al momento però è il suicidio l'ipotesi più accredita da parte degli inquirenti che fin dall'inizio avevano temuto questa possibilità. Dal primo esame esterno della salma non vi sarebbero lesioni che lascino sospettare qualcosa di diverso, lo stato del cadavere è compatibile con la sua permanenza in acqua nel tempo in cui la giovane è stata cercata vicino casa e anche a Pisa. Corroborata da quell'unica segnalazione di avvistamento ritenuta attendibile: una donna l'aveva vista sopra un ponte sull'Arno, a qualche centinaio di metri da casa sua, alle 21.45 della stessa sera in cui Martina aveva scavalcato il cancello dell'abitazione di famiglia, lasciandosi alle spalle tutta la sua vita. Per giorni le foto della giovane sono campeggiate ovunque.Tante segnalazioni, tutte senza riscontri. Secondo gli investigatori Martina nel fiume c'è finita la sera stessa della sua scomparsa. Poi le piogge, la piena, ne hanno impedito il ritrovamento. Fino a stamani, quando l'Arno ha restituito il suo corpo. L'acconciatura, l'anello, le scarpe hanno confermato subito a chi l'ha ripescata che il tempo era ormai scaduto. scarpe da ginnastica uomo nike OVS, la borsa a secchiello must have dell'autunno-inverno 2014/2015