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- silver wing/purple/platinum air max.it - negozio sportivo. Shop the Latest air max.it Outlet online shop,Get More Discount Burlando: "Basta battute per avere facili consensi, tocca al premier dare la svolta" - Repubblica.it GENOVA. "Vent'anni di politica del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centro sinistra". Straripano i fiumi e Renzi ce l'ha con lei, Claudio Burlando."Se è così, ancora per poco. Il mandato sta per scadere. E non mi ricandido più, state tranquilli".Era ora. Sono quasi trent'anni che è al potere, tra Genova e Liguria."Ero più giovane del premier, quando ho cominciato anch'io a "rottamare" vecchi pregiudizi e portare idee nuove. Mi permetto un paio di suggerimenti, a chi oggi si mette in gioco. Primo: per cambiare ci vuole un grande coraggio. Secondo: i problemi complessi non si risolvono con semplici esternazioni".Renzi parla solo per guadagnare consenso nell'immediato: è questo che vuole dire?"Quel consenso evapora presto, se non si affrontano i problemi a fondo. Non voglio fare polemiche, ne ho appena parlato col sottosegretario Delrio: preferisco contribuire a una riflessione seria. Mi prendo le critiche di Renzi, ho la pelle dura. Ma rilancio: se il problema è la politica del territorio fatta dalla Regioni, perché il governo non elabora subito una legge urbanistica nazionale? Che valga per tutti, che fissi dei principi inderogabili. Conservazione del territorio, riqualificazione degli immobili".Le istituzioni locali ci starebbero?"Di corsa. Il vero problema in questi vent'anni sono stati i condoni: e quelli li hanno fatti i governi, sbugiardando i sindaci. Tra condoni e piani casa, da Roma sono venute solo spinte alla deregulation. Dopo questo ennesimo disastro naturale, Renzi potrebbe finanziare la messa in sicurezza ma assicurarsi anche che si ricominci da zero. Secondo regole chiare, scritte con la collaborazione delle Regioni e dell'Anci. Per rimettere a posto, e impedire che si facciano danni futuri. Io ci sto".Il territorio si sbriciola, ma lei ancora parla di costruire."Costruire sul costruito. Riqualificare gli immobili, a parità di volumi ma con impatto diverso e funzioni nuove. Rammendare le periferie, come dice Renzo Piano. Con incentivi, aiuti fiscali. A Genova è dal 2008 che il settore edilizio è fermo. Paralizzato. Le poche concessioni non vengono ritirate dai titolari perché non hanno i soldi per pagare gli oneri".La terra si ribella, non lo capisce?"Non facciamo confusione tra il disastro dell'alluvione nelle città e nel resto del territorio, che soprattutto soffre dell'abbandono di chi lo coltivava fino a pochi anni fa. L'altro giorno incontro la Puppato che mi dice: "Bisogna naturalizzare". Ma le nostre città sono figlie della ricostruzione post-bellica, del boom economico. Sarebbe bello liberare dal cemento la foce del torrente Bisagno. Però siamo a Genova, non in Cina: non posso deportare diecimila abitanti. Ma posso fare uno scolmatore per deviare le acque. E mi hanno promesso che i soldi stanno arrivando".Confessi: erano suoi i "risolini" denunciati dal premier quando ha messo su l'unità di missione contro il dissesto idrogeologico."Per niente. Questo è il primo governo che vuole fare una vera politica ambientale. Ecco perché dico che è arrivato il momento di una svolta. Però ci vuole coraggio".Genova e la Liguria sono di nuovo in ginocchio, il Governatore sotto accusa."Abbiamo fatto un prima stima dei danni, si arriva quasi ad un miliardo di euro. Ci sono duetremila imprese sul lastrico. Famiglie disperate, paesi franati. Questo è come un terremoto. Serve un aiuto pubblico, straordinario. Serve il governo. Renzi parla di ripresa, ma a questa gente bisogna darla, l'opportunità di riprendersi. Altrimenti sono solo parole"..

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Burlando: "Basta battute per avere facili consensi, tocca al premier dare la svolta" - Repubblica.it GENOVA. "Vent'anni di politica del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centro sinistra". Straripano i fiumi e Renzi ce l'ha con lei, Claudio Burlando."Se è così, ancora per poco. Il mandato sta per scadere. E non mi ricandido più, state tranquilli".Era ora. Sono quasi trent'anni che è al potere, tra Genova e Liguria."Ero più giovane del premier, quando ho cominciato anch'io a "rottamare" vecchi pregiudizi e portare idee nuove. Mi permetto un paio di suggerimenti, a chi oggi si mette in gioco. Primo: per cambiare ci vuole un grande coraggio. Secondo: i problemi complessi non si risolvono con semplici esternazioni".Renzi parla solo per guadagnare consenso nell'immediato: è questo che vuole dire?"Quel consenso evapora presto, se non si affrontano i problemi a fondo. Non voglio fare polemiche, ne ho appena parlato col sottosegretario Delrio: preferisco contribuire a una riflessione seria. Mi prendo le critiche di Renzi, ho la pelle dura. Ma rilancio: se il problema è la politica del territorio fatta dalla Regioni, perché il governo non elabora subito una legge urbanistica nazionale? Che valga per tutti, che fissi dei principi inderogabili. Conservazione del territorio, riqualificazione degli immobili".Le istituzioni locali ci starebbero?"Di corsa. Il vero problema in questi vent'anni sono stati i condoni: e quelli li hanno fatti i governi, sbugiardando i sindaci. Tra condoni e piani casa, da Roma sono venute solo spinte alla deregulation. Dopo questo ennesimo disastro naturale, Renzi potrebbe finanziare la messa in sicurezza ma assicurarsi anche che si ricominci da zero. Secondo regole chiare, scritte con la collaborazione delle Regioni e dell'Anci. Per rimettere a posto, e impedire che si facciano danni futuri. Io ci sto".Il territorio si sbriciola, ma lei ancora parla di costruire."Costruire sul costruito. Riqualificare gli immobili, a parità di volumi ma con impatto diverso e funzioni nuove. Rammendare le periferie, come dice Renzo Piano. Con incentivi, aiuti fiscali. A Genova è dal 2008 che il settore edilizio è fermo. Paralizzato. Le poche concessioni non vengono ritirate dai titolari perché non hanno i soldi per pagare gli oneri".La terra si ribella, non lo capisce?"Non facciamo confusione tra il disastro dell'alluvione nelle città e nel resto del territorio, che soprattutto soffre dell'abbandono di chi lo coltivava fino a pochi anni fa. L'altro giorno incontro la Puppato che mi dice: "Bisogna naturalizzare". Ma le nostre città sono figlie della ricostruzione post-bellica, del boom economico. Sarebbe bello liberare dal cemento la foce del torrente Bisagno. Però siamo a Genova, non in Cina: non posso deportare diecimila abitanti. Ma posso fare uno scolmatore per deviare le acque. E mi hanno promesso che i soldi stanno arrivando".Confessi: erano suoi i "risolini" denunciati dal premier quando ha messo su l'unità di missione contro il dissesto idrogeologico."Per niente. Questo è il primo governo che vuole fare una vera politica ambientale. Ecco perché dico che è arrivato il momento di una svolta. Però ci vuole coraggio".Genova e la Liguria sono di nuovo in ginocchio, il Governatore sotto accusa."Abbiamo fatto un prima stima dei danni, si arriva quasi ad un miliardo di euro. Ci sono duetremila imprese sul lastrico. Famiglie disperate, paesi franati. Questo è come un terremoto. Serve un aiuto pubblico, straordinario. Serve il governo. Renzi parla di ripresa, ma a questa gente bisogna darla, l'opportunità di riprendersi. Altrimenti sono solo parole". air max.it , Una scarpa al giorno: l’ankle boot goffrato di Pura Lopez air max.it,Miu Miu, le borse coloratissime Kaleidoscope

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- Zalando.it air max.it, Roma, anche Ljajic come Garcia: "Siamo da scudetto'' - Repubblica.it ROMA – “Lo scudetto? Io la penso come Garcia”. Adem Ljajic spalleggia De Sanctis e si schiera al fianco del proprio tecnico sulla lotta per il titolo: “Garcia non e’ il solo a pensare che la Roma e’ piu’ forte della Juve e che puo’ vincere lo scudettoquest’anno”, sottolinea l’attaccante serbo. “Anche noi calciatori ci prendiamo questa responsabilita’. Ci pensiamo, ci crediamo e assicuro che entreremo in campo ogni volta per vincere consapevoli di avere l’organico per vincere lo scudetto”.A BERGAMO SARA’ COME UNA FINALE – La prossima tappa nella corsa al tricolore prevede la delicata trasferta di sabato a Bergamo. Ljajic, che lo scorso anno fu decisivo, fornendo l’assist a Strootman per l’1-1 all’89’, è tra i maggiori candidati a partire con una maglia da titolare in attacco. E si dice pronto: “Sarà come una finale. Puntiamo a vincere, cercando di giocare il nostro calcio. Dovremo far girare bene palla, avere un buon possesso e provare a segnare piu’ gol possibili. Poi penseremo alla gara di Mosca di Champions dove di certo cercheremo anche lì di fare la partita”.PRONTO A RESTARE ALTRI 10 ANNI – A livello personale, l’ex viola dice di essere “piu’ maturo, sia in campo che fuori. Faccio tutto il possibile per lavorare bene e dare il massimo in allenamento, lavoro in palestra sulle cose che mi possono aiutare sul campo. Il futuro? Se mi vogliono, posso rimanere qui altri 10 anni, nessun problema. Mi piace la citta’, la squadra, i tifosi”.L’ESULTANZA COL TORO? TROPPI CHIACCHIERONI IN GIRO – Ljajic ha gia’ segnato 3 gol in campionato, l’ultimo al Torino, seguito da un’esultanza un po’ polemica. “Per me tutti i gol sono belli e importanti, anche quelli facili. Col Torino ho fatto un bel gol anche se mi e’ piaciuto lo stop, e’ stata una bella giocata. L’esultanza? Non ce l’avevo con nessuno in particolare. Non ho nulla contro i tifosi ma mi sentivo di fare quel gesto perche’ ci sono in giro tanti chiacchieroni che spesso mettono in mezzo me o qualche mio compagno e non capisco nemmeno perche’. Diamo sempre il massimo per questa maglia”.A BERGAMO RIENTRERA’ ASTORI – In vista del doppio impegno, Rudi Garcia gestira’ le forze. Totti, assente a Bergamo per squalifica, tornera’ in Champions, e con lui agli africani Gervinho e Keita che rientreranno solo domani a Trigoria dagli impegni con le rispettive nazionali per le qualificazioni alla Coppa d’Africa. La vera emergenza con cui fare i conti e’ pero’ in difesa a causa dei forfait di Castan e Maicon, e del fresco infortunio di Yanga-Mbiwa. Al posto del francese ci sara’ il recuperato Astori che fara’ coppia con Manolas, mentre sulle fasce agiranno gli altri due greci Holebas e Torosidis. In mezzo al campo spazio al terzetto composto da Nainggolan, De Rossi e Pjanic, mentre in attacco Destro sara’ supportato da Ljajic e uno tra Florenzi ed Iturbe. air max.it VFNO 2014: la maxi t-shirt di JIJIL, super glam!