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Buy online air max nike donna - Zalando.it. Welcome you shopping with us air max nike donna ,you don't worried about quality problems.What are you waiting Padoan sulla Stabilità: "Mi aspetto che la Ue riconosca i nostri sforzi" - Repubblica.it Il ministro Pier Carlo Padoan(afp) MILANO - "Mi aspetto che saranno riconosciuti lo sforzo di bilancio qualitativo e quantitativo e le riforme strutturali". Così il ministro del tesoro, Pier Carlo Padoan, ha risposto a una domanda sul prossimo giudizio europeo per quanto riguarda la Legge di Stabilità. "Con la Ue - ha precisato parlando a un convegno organizzato da Telecom e dall'Ocse - c'è un dialogo costruttivo che continua". I giudizi della Commissione Ue sui bilanci dei vari Paesi membri dovrebbero arrivare lunedì in tarda mattinata, dopo la riunione del collegio dei commissari chiamati ad approvare le opinioni. Durante il weekend saranno i capi di gabinetto a lavorare per definire gli ultimi dettagli.Riguardo alle valutazioni dell'Unione europea, Padoan ha sottolineato che "il giudizio sarà sempre più fatto non solo in base alle cifre soglia, ma alla logica interna e alla strategia". Riguardo al connubio tra sforzo di bilancio e riforme strutturali, il ministro ha portato ad esempio il Job Acts e le risorse contenute nella legge di Stabilità a favore dell'occupazione. Proprio sulla riforma del Lavoro, ha detto: "Sono ottimista, vedo che la determinazione del governo e del presidente del Consiglio di andare avanti è ferrea".A margine del convegno, ha precisato la posizione verso le critiche europee alla finanza italiana. "La Stabilità coniuga il consolidamento della finanza pubblica e la crescita. E' possibile fare una politica di finanza pubblica sostenibile sostenendo la crescita, il problema è di composizione. Prima di chiederci se i soldi bastano bisogna chiedere se vanno nel posto giusto: io sono abbastanza stufo di sentirmi dire da eminenti colleghi ministri che si rivolgo all'Italia dicendoci: 'L'Italia deve dimostrare che i soldi li sapete e non chiederci i soldi'", ha attaccato.Quanto al testo di legge, che sta facendo il suo percorso alla Camera, si allarga il piano straordinario di assunzioni finanziato dal piano Buona scuola: la commissione Bilancio ha approvato un emendamento, riformulato, a prima firma Maria Coscia (Pd) che prevede che la stabilizzazione non sia più limitata ai docenti. Si tratta di un bacino di risorse da un miliardo di euro, il cui impatto si allarga ora non solo agli insegnanti ma a tutto il personale. Dalla commissione, via libera anche all'emendamento del governo che, grazie a misure aggiuntive per 4,5 miliardi, riduce il rapporto deficit/Pil del 2015. La modifica è stata decisa dopo il confronto con l'Unione europea.Ancora, ci sono modifiche dell'esecutivo sulle aste per dismettere gli immobili della Difesa: si potrà ridurre il prezzo di vendita per evitare che le gare vadano deserte, oltre al dimezzamento dei tempi dei procedimenti di collocamento.Intanto, però, la questione diventa ancora una volta politica con gli otto emendamenti presentati dalla minoranza Pd e illustrati da Stefano Fassina che "provano a correggere il segno della politica economica del governo che non affronta, nel modo adeguato, i drammatici problemi del Paese". Salta invece la proposta di trasferire le risorse della Cassa conguaglio per il settore elettrico alla Tesoreria unica..

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Cabrini: "Paese maschilista il futuro è donna" - Repubblica.it Antonio Cabrini ROMA. Campione del mondo nel 1982 in Spagna, 352 partite in Serie A, la maggior parte (297) con la maglia della Juventus, 35 reti in quindici stagioni, 73 gare in nazionale, di cui dieci da capitano, 9 gol. "Adesso quando dico che alleno le donne c'è qualcuno che mi guarda e fa la sua risatina. In Italia per troppi versi siamo ancora nel terzo mondo". Antonio Cabrini, 57 anni, guida la nazionale delle ragazze dal 2012, quando Pietro Ghedin dopo sette anni ha lasciato la panchina azzurra per Malta. All'Europeo 2013 in Svezia, le sue ragazze riescono a raggiungere i quarti di finale, ma vengono eliminate dalla Germania. Ora, il sogno di una partecipazione al mondiale dopo 15 anni.Aspettative?È un dentro o fuori con l'Olanda. Sulla carta partiamo alla pari, anche se loro sono una squadra più atletica. Non dobbiamo commettere errori e ritrovare il nostro bel calcio, sono sicuro che ce la giocheremo. Le ragazze sono molto cresciute.Ma pochi le hanno viste."Siamo nel terzo mondo".Colpa di chi?"Alla base nel nostro paese c'è una mentalità maschilista molto radicata. Un'irriverenza nei confronti della donna, non solo della calciatrice. I media ci ignorano, anche sui giornali sportivi più importanti veniamo dopo i campionati di freccette e bocce. Con tutto il rispetto, il calcio femminile è di gran lunga superiore. E d'altra parte non lo dico io, ma gente come il presidente Uefa Michel Platini e quello Fifa Sepp Blatter. Alla domanda su quale sarà il calcio del futuro, entrambi hanno risposto: quello delle donne".In Europa infatti aumentano tesserate e club."In Europa le calciatrici sono professioniste. Le società a partire da quelli grandi e blasonate hanno settori per ragazze, a cominciare da quelle più giovani. Il movimento cresce perché può contare sulla qualità per uomini e donne, che hanno a disposizione gli stessi impianti, allenatori, tecnici, fisioterapisti. Da noi al Sud le bambine che vogliono giocare a calcio spesso prendono gli schiaffi. Mancano le strutture, e a scuola l'ora di ginnastica è considerata persa".Da dove ripartire?"Dai progetti a lungo termine. Io sono fortu nato che ho trovato un gruppo ben formato. E ho seguito con i miei collaboratori l'inserimento delle più giovani. In generale, però, noi italiani siamo abituati a risolvere l'emergenza, l'immediato, non studiamo per il futuro. Non investiamo da anni sui vivai. Dobbiamo sempre avere tempo, anzi perderlo, nel metabolizzare le storie e i successi degli altri. Cerchiamo di rincorrere, poi alla fine arriviamo sempre secondi. La federazione sta cercando di colmare il ritardo del calcio femminile, riqualificando le squadre professioniste nei settori giovanili. Il presidente Tavecchio ci crede".Un presidente che non si è risparmiato clamorose gaffe."Credo che le sue parole siano state strumentalizzate. Il suo optì pobà è come se a me dicessero polentone o a un campano mangiapatate. Luoghi comuni, magari un po' rozzi, ma non razzisti".E le banane tirate in campo?"Alves la raccoglie e se la mangia: come ti smonto il razzista, in diretta tv. Sono gli ignoranti e gli stupidi che si comportano così nella frustrazione del momento, ma bisogna fare come Alves, essere superiori nella semplicità".Certo tifo del calcio maschile non fa sempre da esempio."E neanche gli stadi ti portano a essere il tifoso perfetto. La Juve ci ha messo 15 anni a costruire il proprio, la voglia e la disponibilità nei club ci sarebbe, ormai tutti l'hanno capito che servono luoghi funzionali e accoglienti. Il problema è che in Italia la burocrazia ti soffoca".Che idea si è fatto dei mondiali degli uomini?"Il somaro non lo puoi trasformare in cavallo. La nostra nazionale era buona, ma non poteva ambire a grandi risultati. A parte gli eventuali errori nelle scelte, è che in Italia comincia a mancare la qualità, per quello che dicevo prima: il nostro calcio si è impoverito negli ultimi dieci anni perché non si è investito alla base".Quanto potrà cambiare Conte?"Molto, dal punto di vista mentale. Tre scudetti di fila con la Juventus insegnano a vincere, ad avere quella testa lì. Antonio ha un approccio molto positivo, e anche molto severo, al calcio. Che è uno sport molto semplice, con regole rigide. Il calcio evolve, anche con le donne, ma la sua forza è nell'essere lo stesso da sempre". air max nike donna , Treviso, non avevano pagato biglietto: gruppo di giovani aggredisce autista di bus - Repubblica.it Un'immagine dell'aggressione TREVISO - Un gruppo di giovani ha aggredito l'autista di un autobus pubblico che li stava trasportando a Treviso. Secondo una prima ricostruzione il gruppo piuttosto numeroso composto da studenti avrebbe avuto un diverbio, sfociato in calci e pugni all'uomo, perché alcuni di loro non avevano pagato il biglietto. GUARDA IL VIDEO SULLA TRIBUNA DI TREVISOL'autista, sceso dal suo mezzo, è stato sottoposto a un vero e proprio accerchiamento da parte dei giovani studenti che lo hanno aggredito. Indagini sono attualmente in corso per identificare i responsabili. air max nike donna,Oysho, i pigiami flower power per la primavera 2014

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- Sneakers basse air max nike donna, Serracchiani: "Prevenire si può, in Friuli più pioggia che in Liguria ma meno danni" - Repubblica.it Debora Serracchiani ROMA. Presidente Debora Serracchiani, il premier Renzi ha attaccato anche lei, da un anno e mezzo alla guida della Regione Friuli Venezia Giulia?"Renzi ha ragione quando parla di cattivo uso del territorio negli ultimi vent'anni da parte delle Regioni, non tutte le Regioni, però, sono uguali".In Friuli avete rispettato il territorio?"I numeri dicono di sì. Con le piogge di novembre in diverse regioni del Nord sono scesi 500 millimetri d'acqua e ci sono stati danni, in Liguria e Piemonte, di un miliardo a testa, in Veneto di mezzo miliardo. Da noi, 600 millimetri con punte di 1.300, i danni sono di 50 milioni. Sono stati colpiti 120 comuni friulani su 217, più della metà. In provincia di Udine abbiamo contato 18 frane. Questi risultati sono frutto della nostra prevenzione, siamo una regione modello".E dove nascerebbe il modello?"Nel 1978, il terremoto. La protezione civile è nata qui e per noi è un valore. In Friuli ci sono 1.800 volontari. La comunità e i presidenti che l'hanno via via rappresentata hanno lavorato davvero contro il dissesto idrogeologico. Altrove hanno preferito riempire le buche, opere che si vedono. Noi abbiamo rifatto gli argini, opere che non si vedono. Negli ultimi 25 anni abbiamo aperto e chiuso 4.402 cantieri per intervenire su frane o prevenire dissesti, solo negli ultimi tredici abbiamo investito 890 milioni".È più facile amministrare una regione piccola, a statuto speciale, senza grandi città."Le difficoltà, però, ci sono anche da noi. Il territorio è fragile, il 40 per cento sono montagne e c'è tanta acqua: fiumi, rii, torrenti. Il Tagliamento, l'Isonzo, il Livenza. Pordenone nel 2002 andò sott'acqua, l'alluvione del 2003 causò due morti. Da allora ci siamo dedicati a lavori di arginatura, a realizzare dighe come quella di Ravedis e canali di scolmatura ".Tutti i cantieri sono senza inchieste giudiziarie?"Mi pare di sì".Il suo contributo al Friuli modello?"Da luglio a oggi ho firmato 25 decreti per 7 milioni di euro, destinati ai corsi d'acqua maggiori. Non sono ancora riuscita a impegnarmi sul Tagliamento, ci sono varie ipotesi d'intervento".Le grandi opere in Italia sono, spesso, alibi per la corruzione."Le grandi opere sono necessarie, ma senza una quotidiana cura del territorio la loro funzionalità viene vanificata".Serracchiani, lei è uno spot vivente per il premier: le cose funzionano dove ci sono i presidenti di Regione giovani e renziani, male dove governa la vecchia sinistra."Ho iniziato l'intervista palesando i meriti dei miei predecessori. Sul dissesto idrogeologico lo spartiacque non è tra il vecchio e il nuovo, ma tra Regione e Regione. Il governo deve iniziare a distinguere chi fa bene a chi no, i presidenti che vengono nominati commissari straordinari per il dissesto idrogeologico se non funzionano vanno sostituiti. Non si può dire tutti i giorni che le risorse sono finite. Le risorse sono diminuite, bisogna individuare le priorità e spendere bene. Usando, magari, i fondi europei. L'unità di missione avrà nove miliardi in sei anni".Forse il premier sarebbe più credibile se non fosse così innamorato dello Sblocca Italia: nuove strade e autostrade, perforazioni in mare, vincoli ambientali allentati."Lo Sblocca Italia non è un cementificio. Ha individuato le opere strategiche e quelle che non servono, ha semplificato le procedure per permettere di realizzarle. In Friuli la terza corsia dell'A4 tra Venezia e Trieste è necessaria. Fare politiche ambientali e costruire nuove opere non sono due cose in conflitto, sono complementari". air max nike donna Jobs Act, reintegro per specifici casi disciplinari. Renzi: "Adesso nessun alibi" - Repubblica.it Il ministro Giuliano Poletti e il sottosegretario Teresa Bellanova(ansa) ROMA - Il diritto al reintegro nel posto di lavoro sarà limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori e "a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato". Mentre per i licenziamenti economici viene esclusa la possibilità del reintegro nel posto di lavoro prevedendo "un indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio". E per l'impugnazione del licenziamento verranno previsti "tempi certi". E' quanto prevede l'emendamento al Jobs Act presentato dal Governo e in discussione e in via di approvazione in Commissione Lavoro alla Camera. Durante la discussione arrivati apprezzamenti dal Nuovo Centrodestra e dalla minoranza Pd. Cesare Damiano: "Sono molto soddisfatto della riformulazione sul tema dell'articolo 18 che conferma i contenuti dell'accordo che abbiamo sottoscritto con il governo". E i lavori andranno avanti questa sera senza i gruppi delle opposizioni che hanno abbandonato la Commissione dopo aver votato contro l'emendamento del governo sull'articolo 18. La commissione proseguirà le votazioni degli emendamenti domani per arrivare al via libera al provvedimento entro giovedì.LA SCHEDA: "Come cambia l'articolo 18. Il caso sorveglianza"Renzi: "Alibi per nessuno". E il commento del presidente del Consiglio arriva attraverso la sua enews: "Quando la cortina fumogena del dibattito ideologico si abbasserà, vedrete che in molti guarderanno al Jobs Act per quello che è: un provvedimento che non toglie diritti, ma toglie solo alibi. Toglie alibi ai sindacati, toglie alibi alle imprese, toglie alibi ai politici". Poi i prossimi passi del governo: "Se riusciremo a spostare attenzione dall'austerità alla crescita, cambiando il paradigma economico dominante di questi anni di crisi, la ricaduta sulla vita delle persone in posti di lavoro e capacità di spesa sarà evidente". E il presidente del Consiglio afferma che "qualcosa si sta muovendo: dal 2007 al 2013 l'Italia ha perso poco meno di un milione di posti di lavoro. Negli ultimi sei mesi abbiamo recuperato poco più di 150mila. Ancora poco. Ma è un primo segno di inversione di tendenza che va incoraggiato innanzitutto attraverso le riforme".Le indicazioni del governo e i tempi. Le fattispecie di licenziamenti disciplinari per cui viene fatto salvo il diritto alla reintegrazione saranno esplicitate nel decreto legislativo che darà attuazione alla delega in discussione alla Camera. E ora, in attesa delle reazioni delle opposizioni (oltre che della minoranza, e non tutta, del Pd) si guarda allo strumento di approvazione della delega. L'uso della fiducia - ha ricordato il ministro Poletti - è legato ai tempi del provvedimento. Il calendario dei lavori alla Camera prevede che la discussione sul Jobs Act si concluda entro il 26 novembre. Inoltre, il disegno di legge delega sul lavoro e sugli ammortizzatori sociali ed i successivi decreti legislativi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, superando così la vacatio legis dei 15 giorni.La soddisfazione di Sacconi. E dopo la presentazione dell'emendamento - e dopo le polemiche dei giorni scorsi - l'Ncd esprime "soddisfazione". Perchè, secondo Maurizio Sacconi, "il governo ha indicato correttamente la formulazione concordata che esplicitamente individua nell'"indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio". Inoltre, "vi è l'intesa che le fattispecie previste per i licenziamenti dovranno essere disegnate in modo così circoscritto e certo da non consentire discrezionalità alcuna al magistrato, in modo che i datori di lavoro abbiano quella prevedibilità dell'applicazione della norma che li può incoraggiare ad utilizzare i contratti a tempo indeterminato. Ora dobbiamo fare presto".Il sindacato. La segretaria della Cgil Susanna Camusso commenta: "Come sempre per poter dare delle valutazioni concrete bisognerebbe vedere dei testi. Mi pare però che ci sia un sostanziale accanimento rispetto all'idea che bisogna ridimensionare sempre di più la funzione dell'articolo 18". Inoltre, "quella modalità con cui lo si sta definendo fa venire meno l'inversione dell'onere della prova e carichi sul lavoratore anche la necessità di provare di essere stato discriminato. Quindi ci pare difficile dare un giudizio positivo".Forza Italia: "L'art. 18 rientra dalla finestra". Per il partito di Silvio Berlusconi, "il superamento dell'art. 18 sbandierato dal governo era una finta buona notizia per il mondo dei lavoratori e delle imprese". Così Maria Stella Gelmini. E Renato Brunetta aggiunge: "Quello sul Jobs Act è l'ennesimo imbroglio di Renzi". Che aggiunge: "Intanto stiamo parlando di una legge delega che avrà bisogno di faticosissimi decreti legislativi che dovranno tornare in Parlamento per avere un parere obbligatorio, ancorchè non vincolante. E quindi vorrà dire che il primo di gennaio 2015 non entra in vigore assolutamente un bel nulla".I Cinque Stelle: "Ci trattano come correttori di bozze". Duri i parlamentari del MoVimento. Che in una nota scrivono: "Il Parlamento ha lavorato come un sorvegliato a distanza. Sorvegliato dal governo Renzi-Sacconi. Sul Jobs Act abbiamo presentato 100 emendamenti di merito e ne hanno approvati solo due che in pratica correggevano il loro testo. Ci hanno trattati, tutti noi parlamentari, come correttori di bozze".Le critiche di Sinistra e Libertà. "Ha vinto Sacconi". Anzi: "Si precisa quello che voleva Sacconi". Così il responsabile Lavoro di Sel, Giorgio Airaudo, commenta l'emendamento del governo sull'articolo 18. A margine dei lavori in Commissione Lavoro della Camera, il deputato sottolinea che ora "è esplicitato che per i licenziamenti economici non c'è il reintegro e per i disciplinari dobbiamo aspettare la trattativa lobbistica sui decreti attuativi".Le dimissioni in bianco. Tra gli altri temi affrontati, quello delle dimissioni in bianco. "Esprimiamo il nostro apprezzamento per l'impegno assunto oggi dal governo". Lo dichiarano Giovanna Martelli, Marco Miccoli e Chiara Gribuado, deputati del Partito Democratico e componenti della Commissione Lavoro alla Camera. "Con il decreto legislativo conseguente all'approvazione della legge delega si risolve l'annoso problema delle dimissioni in bianco". E con la decisione di oggi il governo restituisce "a tante lavoratrici e tanti lavoratori la pienezza dei loro diritti contrattuali, sottraendoli al ricatto dei troppi datori di lavoro spregiudicati che ricorrono a una pratica ingiusta e incivile", concludono i tre deputati. I controlli a distanza. La revisione della disciplina sui controlli a distanza prevista dal disegno di legge delega di riforma del lavoro e degli ammortizzatori sociali sarà limitata ai controlli "sugli impianti e sugli strumenti di lavoro". E' quanto prevede un emendamento al cosiddetto Jobs Act depositato dal governo. La modifica del testo del provvedimento nella parte riguardante la disciplina dei controlli a distanza era prevista dall'accordo tra maggioranza e le minoranze del Pd.VIDEO Poletti sulla polemica con Ncd: "Un equivoco"La questione della fiducia. Sul Jobs act è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. "L'eventuale tema della fiducia, come abbiamo sempre ribadito, è legato ai tempi di approvazione, il calendario dei lavori della Camera prevede che il 26 si concluda la discussione". Obiettivo del governo, ribadisce Poletti, "è far partire, all'inizio dell'anno, il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. In modo che possano essere utilizzate le risorse messe nella legge di stabilità, destinate a fare in modo che in Italia cresca il numero dei contratti a tempo indeterminato"."Sono poco esperto del procedimento parlamentare: vedo che la determinazione del governo e del presidente Renzi è ferrea ad andare avanti", conferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.